Il raduno in memoria dei caduti della Acqui e Granatieri di Sardegna nel settembre 1943

Bussoleno, i Granatieri di Sardegna

BUSSOLENO-CHIANOCCO – Domenica 14 ottobre, i comuni di Bussoleno e Chianocco, la Fondazione Europea Cefalonia e Corfù, con la partecipazione di Anpi, Ana, Associazione nazionale granatieri di Sardegna della sezione di Torino e nucleo Val Susa, indicono l’annuale raduno alla borgata dell’Argiassera, Indiritto di Bussoleno, sulla piazza dedicata ai Martiri della divisione Acqui.

IL PROGRAMMA

Alle 10 raduno dei partecipanti a Foresto, presso il cimitero: deposizione corona d’alloro in memoria di Eldo Parile, Granatiere di Sardegna; alle 10.30, in frazione Argiassera: alzabandiera, onore ai Caduti, deposizione corona, saluto del sindaco di Bussoleno, Anna Maria Allasio, intervento di Mario Gelera; alle 11.30, ritrovo a Chianocco in piazza Martiri di Cefalonia e Corfù. Momento di ricordo al monumento dei Caduti. Parteciperà la Banda Musicale di Bussoleno.

I GRANATIERI

I “Granatieri di Sardegna” è un corpo militare dell’Esercito italiano, inquadrato nella Brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna” una grande unità di stanza a Roma. Alle Bandiere dei reggimenti della specialità sono state conferite complessivamente 3 croci di Cavaliere dell’Ordine militare d’Italia e 13 Medaglie al valor militare (4 d’oro, 7 d’argento e 2 di bronzo). I granatieri derivano dall’antico Reggimento delle guardie reali del Regno di Sardegna creato nel 1659 dal duca Carlo Emanuele II di Savoia che proseguendo e affermando le riforme militari iniziate da Emanuele Filiberto, volle la costituzione di un esercito permanente di pace, come nucleo dell’esercito di guerra. Il primo reggimento di tale esercito fu il reggimento di “Guardia” o delle “Guardie”, costituito il 18 aprile 1659, al quale risalgono le origini dei granatieri italiani. Il reggimento ebbe uniforme rossa, sulla quale vennero in seguito applicati gli alamari bianchi, distintivi attuali dei granatieri. Nel 1664 il reggimento di guardia fu dichiarato il primo e il più anziano della fanteria d’ordinanza ed ebbe speciali privilegi, che conservò sino al 1852, tra cui quello di montare la guardia al palazzo del principe

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Di Giancarlo Sibille. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!