IL “PROTOCOLLO ATLETA JUDO” DELLA CLINICA LONGEVITAS DI RIVOLI
RIVOLI – Gli esperti della Clinica Longevitas di Rivoli hanno stilato il “Protocollo atleta Judo“. Innanzitutto prevede l’analisi mensile della composizione corporea, l’analisi iniziale del VO2max e il protocollo di incremento. Inoltre il protocollo prevede la predisposizione del piano nutrizionale e integrativo sulla base degli obiettivi programmati dal team: nutrizionista sportivo Lv, preparatore atletico, coach, mental coach. Infine il potenziamento cardio-respiratorio con parallelo incremento di forza, resistenza e concentrazione mentale con IHHT alternato riposo e sotto sforzo su bike.
NEL JUDO, IL VOāMAX RIVESTE UN RUOLO CRUCIALE PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI
Nel judo, il VOāmax riveste un ruolo cruciale per migliorare le prestazioni, dato che questo sport combina forza, resistenza, agilitĆ e tecnica. Pur essendo una disciplina a predominanza anaerobica, la componente aerobica (misurata dal VOāmax) ĆØ essenziale per diverse ragioni:
- Resistenza durante i combattimenti: iĀ match di judo alternano momenti di sforzo esplosivo (anaerobico) e recupero attivo (aerobico). Un VOāmax elevato aiuta lāatleta a recuperare piĆ¹ rapidamente durante le pause attive e tra i combattimenti, migliorando la performance complessiva.
- Recupero tra gli sforzi intensi: un combattimento di judo richiede scatti esplosivi, prese e proiezioni, che accumulano acido lattico nei muscoli. Un VOāmax migliore accelera lāeliminazione dellāacido lattico, prevenendo la fatica muscolare.
- Miglioramento della soglia anaerobica: sebbene il judo sia uno sport misto, una buona capacitĆ aerobica aumenta la soglia anaerobica, consentendo allāatleta di sostenere sforzi ad alta intensitĆ piĆ¹ a lungo senza cali di rendimento.
- Resilienza nei tornei: nei tornei di judo, un atleta puĆ² affrontare piĆ¹ incontri nello stesso giorno. Un VOāmax elevato garantisce una migliore capacitĆ di recupero tra un incontro e lāaltro, mantenendo alte le prestazioni fisiche e mentali.
- Riduzione della fatica mentale: lāaspetto aerobico contribuisce anche a mantenere luciditĆ mentale e capacitĆ decisionale durante le fasi avanzate dei combattimenti, quando la fatica fisica puĆ² compromettere la strategia.
- Supporto agli allenamenti intensivi: migliorare il VOāmax consente di affrontare carichi di allenamento maggiori e piĆ¹ frequenti, ottimizzando la preparazione fisica e tecnica.
- Prevenzione degli infortuni: una buona capacitĆ aerobica contribuisce a migliorare la circolazione e lāossigenazione muscolare, riducendo il rischio di infortuni legati alla fatica e favorendo una migliore capacitĆ di recupero.
COME ALLENARE IL VOāMAX PER IL JUDO
- Allenamenti intervallati ad alta intensitĆ (HIIT): alternare periodi di lavoro intenso (proiezioni, randori) a recupero attivo per simulare lāalternanza anaerobica/aerobica dei match.
- Esercizi aerobici complementari: corsa, ciclismo o nuoto possono migliorare la base aerobica generale.
- Circuit training specifici: esercizi mirati per replicare le dinamiche del combattimento, come proiezioni con partner, movimenti di trazione e lanci ripetuti.
CONCLUSIONE
Nel judo, il VOāmax ĆØ un parametro fondamentale per gestire la resistenza, migliorare il recupero, sostenere alti livelli di intensitĆ durante i combattimenti e mantenere luciditĆ . Nonostante la predominanza anaerobica dello sport, una buona base aerobica rappresenta una risorsa preziosa per eccellere nelle competizioni.
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