Il Presidente della Regione Piemonte Cirio a Gravere incontra i sindaci del territorio

cirio a Gravere

SUSA – Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio si è recato in visita alle municipalità di Susa e Gravere. Con lui il consigliere regionale Paolo Ruzzola, Forza Italia e l’onorevole Daniela Ruffino. La delegazione ha prima raggiunto Gravere. Ad accogliere il presidente il sindaco Piero Nurisso con altri sindaci dell’alta Valle.

C’è stato un lungo colloquio che ha avuto per argomenti il futuro dell’area valsusina. Presenti gli amministratori dei Comuni di Bardonecchia, Chiomonte, Exilles, Giaglione, Gravere, Meana, Moncenisio, Oulx e Salbertrand. Nurisso, anche in veste di presidente dell’Unione Montana Alta Valsusa, ha spiegato che l’Unione ha una popolazione complessiva superiore a 10 mila abitanti con i soli Bardonecchia e Oulx con popolazione superiore ai 3 mila abitanti. Gli anni trascorsi dalla costituzione ad oggi, hanno comportato la necessità di definire un assetto strutturale dell’Ente che è dotato di scarsi mezzi finanziari e umani. Oggi si pone in modo prioritario la necessità del rilancio dell’Ente.

TRA SICUREZZA E TURISMO

I temi trattati sono stati molti. La messa in sicurezza del territorio intesa come riduzione del rischio idrogeologico, priorità diffusa, al fine di minimizzare le possibili conseguenze sull’incolumità della popolazione e sulla sicurezza di servizi e attività. Poi la valorizzazione e promozione del turismo dolce accanto al turismo della neve, del potenziale costituito dalle strade storico militari, “Strade bianche” e del patrimonio, sotto molteplici aspetti, rappresentato dal “Forte di Exilles”. Quindi la mobilità intesa da un lato come potenziale – l’A32 consente collegamenti rapidi con Torino – e, dall’altro come disagio – inquinamento e gas di scarico. A questo si aggiungerà, a breve, il costo che dovrà essere sostenuto a causa dell’innalzamento delle soglie di transito dei TIR dovute al fermo per lavori del Tunnel del Monte Bianco.

cirio a Gravere

IL TERRITORIO

Si è poi passati alla gestione del territorio da declinare nella gestione dei Parchi come risorsa turistico-economica. Anche il recupero delle zone pascolive perse a causa del bosco di invasione. Poi la tutela dei boschi abbandonati e recupero del patrimonio edilizio montano. Quindi la razionalizzazione dei servizi sanitari intesa come limitazione degli inurbamenti. Specie in caso di emergenza data la distanza chilometrica, mediante l’impiego delle strutture esistenti inutilizzate e l’assegnazione di sedi ai medici di base e ai pediatri. In ultimo l’aggiornamento sui lavori della TAV. Ecco la necessità di condividere punti cardine al fine di avviare un percorso il più possibile di area vasta per sviluppare progettazioni condivise. Di ampio respiro, su scala sovracomunale.