SUSA – La Sezione Valsusa dell’Associazione Nazionali Alpini ha scelto il logo per il centenario della fondazione. Il 2022 sarà l’anno dei festeggiamenti e il consiglio sezionale, che rappresenta i gruppi dal Sestriere a Buttigliera Alta, ha deciso quale sarà la grafica che accompagnerà tutte le manifestazioni. Dopo questi anni di fermo per il contagio Covid, che non ha impedito alle penne nere grandi azioni di solidarietà, si torna nelle piazze dei comuni. Il calendario è ancora da stilare ma prevederà sicuramente, oltre agli appuntamenti tradizionali, iniziative per ricordare un appuntamento tanto importante. Tutto da stilare il calendario, in funzione delle normative e delle possibilità, ma certamente gli Alpini non faranno mancare la loro presenza in valle.
CENT’ANNI DI ALPINITÀ
I combattenti che vissero in guerra gli anni di dura vita con fatiche, rischi, sacrifici, angosce e dolori ritennero di meritare oltre che il conforto delle famiglie anche l’apprezzamento della gente comune. Perciò le amicizie nate in guerra proseguirono anche dopo. Nacquero così molte associazioni e ritrovi dei reduci che diedero corpo a gruppi di solidarietà e assistenza agli invalidi di guerra, alle vedove, ai vecchi amici alpini. A maggio del 1922 con altre 14 sezioni nacque anche quella di Valsusa. La sezione raccolse all’atto della fondazione 158 iscritti ed aveva il seguente organigramma. Presidente il maggiore Mario Girotti, come vice-presidente il capitano Luigi Gaetano Vigliano e come segretario il maresciallo Giuseppe Chiavanna. Dopo il trasferimento del maggiore Girotti venne eletto presidente il capitano Ettore Miglia, avvocato segusino. Negli anni della presidenza di Miglia furono creati nel 1923 i gruppi di Novalesa e Venaus; nel 1924 il gruppo a Mompantero; nel 1925 i gruppi a Almese, Mattie, Meana e Oulx; nel 1926 ad Avigliana, Sant’Ambrogio, Sant’Antonino e Susa ed infine nel 1928 i gruppi a Caprie e San Giorio.
PAPA’ FERRETTI
Nel 1929 venne eletto presidente sezionale il generale Federico Ferretti, originario di Pavone Canavese, che dopo una brillante carriera si stabilì a Susa. L’opera organizzativa di Ferretti diede i suoi frutti tanto che in un solo anno di presidenza ai gruppi dell’ANA già presenti in Valle presero vita i gruppi di: Bussoleno e Salbertrand nel 1929; Bardonecchia, Borgone, Chiomonte, Condove, Exilles, Gravere, Vaie e Villar Focchiardo nel 1930 tanto che la sezione contava 1.155 soci suddivisi in 22 gruppi. Negli stessi anni, come buona tradizione militare vuole sorse la Fanfara ANA Valsusa che fin dagli esordi arrivò a 70 elementi diretti dal maestro Girotti di Bussoleno. Nel 1932 a Susa fu organizzato il raduno regionale degli alpini che come prima grande prova dell’Associazione in valle fu un successo.
DOPO LA GUERRA
Dopo la guerra i gruppi che ripresero l’attività non riuscirono a ritrovarsi tra loro con continuità come sezione. Fino al 1953 non fu eletto nessun presidente ma fu tutto il consiglio direttivo, votato dai gruppi, a gestire le poche attività in programma. Con il passare degli anni, tutti i gruppi presenti prima della seconda guerra mondiale furono ricostituiti e ritornò anche in piena vita la sezione Valsusa. Mancavano all’appello i gruppi di Avigliana, Buttigliera, Almese e Rubiana che, una volta ricostituiti, furono aggregati in questi anni alla sezione di Torino. Il primo presidente dopo il conflitto mondiale. La carica di presidente fu assunta dal colonnello Felice Prat, a riposo nella sua Oulx dopo la campagna di Russia nella disastrosa ritirata. Nel 1958 morì il presidente Prat e al suo posto, durante i mesi mancanti all’assemblea sezionale, entrò in carica il suo vice-presidente Edoardo Bertolo, cavaliere al merito e socio alpino.
L’ERA BADO’
Franco Badò, nato a Oleggio nel 1911, terminati gli studi con la laurea in economia, frequentò la scuola militare per ufficiali alpini di complemento. Destinato al battaglione Intra partecipò alla guerra in Africa nel 1936 e poi fu congedato. Richiamato alle armi nel 1939, partecipò alla guerra sulle Alpi e poi in Albania. Fino al 1942 combatté in Jugoslavia e poi in Francia, dove l’8 settembre 1943 riuscì a scampare alla cattura rifugiandosi in Svizzera. Badò era il proprietario delle Acciaierie Ferriere Alpine. Nel 1962 la sezione celebrò solennemente il suo 40° anno dalla fondazione con un raduno a carattere interregionale. Il 1972 è l’anno del 50° dalla fondazione. Sono passati già diciannove anni dalla sua rinascita dopo la guerra e la sezione contava 2022 soci e trentuno gruppi attivi. I gruppi con più soci iscritti erano Bussoleno (201), Oulx (117) e Chianocco (108) i meno numerosi Meana (44), Mattie(33) e San Didero (23); la sezione contava 3328 iscritti, di cui 100 erano amici. Il 1983 fu fondato il giornale “Lo Scarpone Valsusino”.
DA CHIOSSO A GIULIANO
Nel 1994 fu eletto presidente sezionale Riccardo Chiosso il primo a non aver combattuto in guerra. Chiosso, nato a Pralormo il 2 luglio del 1931, si laureò in Chimica. Fece il servizio militare partecipando al 18° corso allievi ufficiali di complemento e dopo il congedo, il lavoro lo portò a vivere a Bussoleno. Dopo Chiosso fu eletto Paolo Giuliano, milanese di origine, classe 1936. Giuliano come militare partecipò al 19° corso Allievi ufficiali di complemento e dopo trovò impiego in banca. Per quindici anni fu capo gruppo a Chiomonte e membro del consiglio sezionale per dodici, fino a diventarne presidente.
GLI ANNI DI SOSELLO
Nel marzo del 2006 fu eletto, come nono presidente sezionale, Giancarlo Sosello. Già vice-presidente e capo gruppo a Bussoleno. Sosello, chiamato al servizio militare nel 1969, partecipò al corso sottufficiali presso la scuola militare di Aosta poi l’impiego in banca. I gruppi sono trentasei, negli anni Ottanta erano due in più con Foresto e San Giuliano, e i soci sono poco più di 2600. Un calo progressivo, dovuto al lento ridimensionamento dell’esercito ed alla fine del servizio militare obbligatorio. La sezione guidata da Sosello ha firmato il gemellaggio con l’Amicale del 159° degli Chasseurs Alpins e la Sezione Pinerolo. Alla cronache, oltre le consuete manifestazioni sezionali e nazionali il raduno del Raggruppamento a Susa con 30mila alpini in congedo presenti. Nel 2017 l’elezione come presidente di Paolo Parisio e poi nel 2020 il reincarico a Sosello.
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