BUSSOLENO – Il Giorno del Ricordo a Bussoleno con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia .
A BUSSOLENO CELEBRATO IL “GIORNO DEL RICORDO”
Nel pomeriggio di mercoledì 7 febbraio, in anteprima del Giorno del Ricordo, Il Comune di Bussoleno in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Comitato provinciale di Torino e il Circolo Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Torino, ha celebrato e reso omaggio alle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e alle vicende del confine orientale. Nella piazzetta del giornalaio, l’evento è stato aperto dai saluti e dai ringraziamenti del sindaco Antonella Zoggia a tutti i presenti, Associazioni combattentistiche e d’Arma, Associazione degli esuli istriani, giuliani e dalmati, Istituzioni e cittadini, per aver accettato l’invito a nome personale e della maggioranza consiliare. “Per consentire a tutti una riflessione, non soltanto in occasione della ricorrenza annuale, – ha spiegato Zoggia – l’amministrazione ha inaugurato la panchina blu in memoria di Norma Cossetto, con la seguente motivazione: Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Ha preso poi la parola il consigliere Antonella Arianos: come per altre commemorazioni ha scelto una storia di famiglia, nella certezza che la condivisione ne avrebbe preservato la memoria. In questo caso una famiglia acquisita, dando lettura della testimonianza di Silvana Govich, esule dell’Istria, la città di Pola, la terra natia che ha dovuto abbandonare a soli sei anni. “Occorre mantenere un sentimento di Indignazione e di orrore per quanto accaduto – esorta Arianos – e lo possiamo fare solo percorrendo il tempo a ritroso, cosa che credo di aver fatto leggendo ricordi diventati parole. Il sogno attraverso il ricordo: che nessuno debba più abbandonare la propria casa, il proprio paese, le proprie radici, subire lutti, privazioni, dileggio, paura. Mi è stato detto che il Ricordo lo si può fare in silenzio, io dico che occorre urlare … perché qualcuno ancora non ha sentito”.
IL DRAMMA DELLE FOIBE
“Le foibe rappresentano una delle pagine più buie del Novecento, – ha aggiunto il consigliere Cinzia Cevrero nel suo intervento – un capitolo segnato da sofferenze inimmaginabili e violenze indicibili. In questo momento di riflessione, dobbiamo riconoscere il dolore di chi ha perso i propri cari, di chi ha visto le proprie radici spezzate, e di chi ha dovuto affrontare l’ingiustificabile. La memoria delle Foibe ci obbliga a non dimenticare, a non voltare le spalle al passato, ma a comprenderlo in tutte le sue sfaccettature”. Commovente poi la testimonianza di un esule fiumano, Elvio Jagodnik, di Meana, costretto ad abbandonare la propria casa con la famiglia quando aveva solo due anni. Infine nella Sala Consiliare, gremita in ogni ordine di posto, autorevoli relatori, i Proff. Gianni Oliva e Giuseppe Parlato, si sono succeduti nei loro interventi con opinioni a confronto nell’intento di delineare il tema “foibe e esodo, la storia negata del confine orientale», partendo dal racconto storico dei fatti fino ad arrivare alla necessità del recupero della memoria. L’evento è stato moderato dal giornalista Marco Margrita.
In conclusione il consigliere dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino, Dario Prodan, anche con l’ausilio di alcune proiezioni, ha trattato “La nascita del villaggio di Santa Caterina e la presenza degli esuli Giuliano Dalmati nel tessuto sociale torinese dalle origini ai giorni nostri”. Tematiche che hanno suscitato enorme interesse nel folto pubblico che ha tributato applausi. Presenti all’evento il luogotenente Carlo Mostratisi comandante della Stazione Carabinieri di Susa e una significativa rappresentanza delle Associazioni di volontariato e Culturali del territorio, tra le quali Croce Rossa Italiana comitato locale di Susa, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Condove-Borgone, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Comitato provinciale di Torino e il Circolo Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Torino, Istituto Nazionale Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon; le Associazioni d’Arma dell’Associazione Nazionale Alpini sezione Val Susa, dei Carabinieri sezione di Susa “C.re Reale Cordola Luigi”, dei Marinai d’Italia sezione Val Susa “Enea Picchio” e della Specialità dei Granatieri di Sardegna nucleo Val Susa.
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