Il Comune di Almese tutela il suo territorio: servono azioni di prevenzione

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ALMESE – Le cronache dei mesi scorsi ci restituiscono il quadro di un territorio fragile. Alluvioni e incendi hanno messo a dura prova tutta la Valle di Susa e sono la prova concreta di come serva un’azione di tutela del territorio sempre più incisiva, sempre più volta alla prevenzione e alla messa in sicurezza delle zone più fragili e più soggette a problematiche di questa natura.

All’indomani dell’alluvione del novembre 2016, tra i Comuni più attivi nel pianificare azioni di risistemazione e messa in sicurezza, vi è sicuramente il Comune di Almese. I primi lavori per la risistemazione del territorio sono iniziati lo scorso settembre 2017, in particolare sulla pista tagliafuoco, poco sopra il Pilone della Costa, dove sono stati realizzati due palizzate imponenti, a protezione e consolidamento dei pendii franati. Tra i vari dissesti a cui il Comune ha provveduto in questa prima fase d’intervento, ricordiamo anche la frana in via Giorda che aveva quasi isolato borgata Giorda e i suoi residenti, e gli interventi forestali per la pulizia dell’alveo del rio Fontana Fredda, in zona Fucinassa, ora tutto ripulito da quel legname che avrebbe potuto rivelarsi molto pericoloso in caso di piena e devastare, con la sua massa solida, il centro di Almese.

Gli operatori forestali della Regione Piemonte hanno progettato e realizzato gli interventi con grande professionalità, utilizzando tecniche innovative e in perfetta collaborazione con il Comune di Almese, che ha fornito loro i materiali, ad eccezione del legno, reperito sul posto. Lo scorso maggio 2018, i lavori sono proseguiti per la sistemazione delle frane lungo il torrente Messa, in località Gambabosco, con il ripristino di due zone di frana mediante tecniche miste a cura dei tecnici Seacoop. Gli edifici in zona Gambabosco sono stati messi in sicurezza mediante la realizzazione di una paratia di micropali legata con un cordolo in calcestruzzo, opera che è poi stata completamente mascherata mediante tecniche di ingegneria naturalistica.

È stata inoltre realizzata un’imponente protezione in massi di cava al piede della zona di frana lungo il Messa, con palificate e grate vive in legno di castagno, messa a dimora di talee, alberi e arbusti. È stata messa in sicurezza anche la zona della Goja del Pis, molto frequentata durante la bella stagione, disgaggiando tutti i massi e gli elementi potenzialmente instabili presenti sulle pareti rocciose. Altri interventi hanno riguardato la pulizia generale e la messa in sicurezza di alcune fasce boscate sui versanti lungo il torrente. “A seguito del mio ultimo sopralluogo, avvenuto ai primi di ottobre 2018 per la verifica dell’avanzamento dei lavori – dichiara il Sindaco Ombretta Bertolo -, possiamo affermare di essere giunti al termine di questa grande e imponente opera, realizzata con grande professionalità dei tecnici e delle maestranze. Grazie all’investimento portato avanti dalla nostra Amministrazione insieme all’Unione Montana Valle Susa e la Regione Piemonte, Almese ha ottenuto i fondi per finanziare un lavoro dal valore di oltre 700.000 euro per la messa in sicurezza dei suoi cittadini e del territorio, valorizzandone anche la bellezza.”

A settembre è iniziata la risistemazione dell’alveo del torrente Messa, in zona centro paese, vicino alle scuole medie, dove le opere idrauliche a protezione dell’abitato avevano subito gravi danneggiamenti durante l’alluvione del novembre 2016. Infine, è notizia recente lo stanziamento da parte della Regione Piemonte di ulteriori 200.000 euro a favore del Comune di Almese per lavori di messa in sicurezza del torrente Morsino, in particolare alla confluenza con il Messa e il Vangeirone. “Ringrazio i funzionari della Regione Piemonte per averci supportato in questi mesi, portando avanti i nostri progetti per la sistemazione di diverse criticità presenti lungo i corsi d’acqua di Almese – conclude Bertolo -. La loro attenzione e collaborazione è stata essenziale e preziosissima. Il nuovo importante stanziamento di 200.000 euro ci consentirà presto di effettuare un intervento assolutamente prioritario per evitare futuri allagamenti della zona a valle di questo snodo, anche a vantaggio di Drubiaglio, frazione di Avigliana, che nel 2016 è stata pesantemente inondata dall’alluvione”.