Il bellissimo carnevale di Caprie tra maschere e divertimento

CAPRIE – Si ĆØ svolto sabato 20 febbraio il Carnevale di Caprie e Novaretto.Ā L’idea di unire tutte le associazioni del paese ĆØ partita dal presidente dell’Associazione “Scuola dei due Lavori” Lorenzo Pintabona ed ha trovato riscontro nella altre realtĆ  del paese. Il ritrovo ĆØ stato davanti al laghetto di Novaretto dove ad attendere i bambini c’erano anche i signori dello zucchero filato, i pallocini, coriandoli e gli organizzatori. Pronti? Via. Il corteo ĆØ proseguitoĀ a piedi fino alla piazza di Caprie davanti alla scuola primaria. I bambini hanno ballato, mangiato e si sono veramente divertiti. Ecco la premiazione, con il sindaco Paolo Chirio e l’assessore all’istruzione Alberto Borghetto, la Polizia Locale,Ā Diego Bonnot presidente associazione Caprifoglio e tutti gli altri presidenti delle varie associazioni cheĀ insieme al direttivo hanno premiato la maschera piĆ¹ bella e creativa, con un viaggio in un contesto medioevale tra Liguria e Toscana.

Una festa in grande collaborazione e voglia di mettersi in gioco per creare una bella festa per i bambini. Tutte le mamme super organizzate, hanno realizzato insieme ai loro figli delle maschere e i carretti, presenti anche alcune maestre della Scuola dell’Infanzia di Novaretto. La sera ritrovo ai campi sportivi vin brulĆØ, carne alla griglia in compagnia degli alpini e……un bellissimo falĆ². Il carnevale ĆØ una festa mobile che si celebra nei paesi di tradizione cristiana e in particolare in quelli di rito cattolico: i festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi, in particolare, l’elemento distintivo e caratterizzante ĆØ l’uso del mascheramento.

I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festivitĆ  molto antiche, come per esempio le dionisiache greche (le antesterie) o i saturnali romani. Durante le feste dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentĆ², dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che perĆ² una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente. Il ciclo preso in considerazione ĆØ, in pratica, quello dell’anno solare. Nel mondo antico, romano, la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell’impero Romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Veturio.

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