I sindaci dell’Unione Montana Valsusa con TELT a Torino

TORINO – Sul cantiere della TAV Torino-Lione. I sindaci dell’Unione Montana Valsusa, con il presidente Pacifico Banchieri, hanno partecipato all’incontro con TELT. Prima di avere una descrizione di quanto detto va in archivio una lettera pubblicata sui social. “I sindaci della Valsusa chiedono il rispetto delle procedure e la tutela della salute dei cittadini”. Sul progetto specificano che si “certifichi la compatibilità ambientale del progetto”. Si torna poi a parlare dell’ipotesi di cantiere sulla piana di Susa. “L’Unione montana è profondamente contraria a questa ipotesi di variante che provocherebbe infatti un incremento potenziale delle quantità di smarino scaricato a Susa di cinque volte maggiore rispetto a quanto previsto dal progetto attuale. Crescerebbero in modo sostanziale gli impatti ambientali e sanitari del cantiere su tutta la bassa Val di Susa”.

IL CANTIERE

Scrivono poi dall’Unione Montana Valsusa. “Si parla di 6,5 milioni di tonnellate di materiale di scavo (anziché 1,4) da trasportare, scaricare, selezionare, lavorare e in parte inviare nelle discariche di Caprie e Torrazza Piemonte. Per questo Telt starebbe pensando di utilizzare Susa, con un movimento di decine di migliaia di camion e un impatto sulla viabilità e sull’inquinamento atmosferico su tutta la bassa Valsusa che non è mai stato valutato. Susa infatti potrà diventare la sede di lavorazione di tutto il materiale di scavo del tunnel. Secondo i tecnici della Commissione Tav dell’Unione montana, Telt è obbligata a effettuare una variante sul progetto definitivo, ma per fare questo è necessario innescare una Via con successiva autorizzazione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica“. In giornata probabilmente si saprà quali temi sono stati trattati durante l’incontro.

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