I Maestri di Sci in piazza per protestare contro la chiusura imposta a piste e impianti da sci

TORINO –Ā L’Associazione Maestri di Sci Alpi Occidentali si mobilita e scende in piazza per protestare contro la chiusura imposta a piste e impianti da sci e per richiedere significativi ristori. Dopo vari tentativi e appelli per riportare tutti alla ragione, caduti nel vuoto, adesso ĆØ arrivato il momento di scendere in piazza. GiĆ  perchĆ© a cadere, privata della possibilitĆ  di lavorare, stavolta ĆØ l’intera filiera dell’indotto dell’industria della neve. Messa in ginocchio dalle scelte del Governo.

A TORINO

Ecco che allora, lunedƬ 14 dicembre alle ore 11.30 in Piazza Castello a Torino, l’Associazione Maestri di Sci Alpi Occidentali)con in prima fila il Presidente Gianni Poncet, con il patrocino del Collegio Regionale Maestri di Sci del Piemonte, presieduto da Franco Capra (che rappresenta i 3000 maestri e le circa 90 scuole sparse su tutto il territorio piemontese e ligure), guiderĆ  una manifestazione. L’obiettivo di far valere il proprio diritto a lavorare. Una manifestazione che gode del patrocinio anche dell’Associazione Maestri Sci Italiani che in tutto rappresenta 14mila Maestri di Sci.

I MAESTRI DI SCI

Scendiamo in piazza ā€“ spiega Gianni Poncet, presidente A.M.S.A.O. – per poter lavorare data l’impossibilitĆ  a farlo imposta dal Governo. Una decisione gravissima con le Scuole di Sci che non potranno essere operative a partire dalla settimana di Natale e sino all’Epifania. Un fattore che peserĆ  piĆ¹ del 40 per cento del fatturato diretto dopo che siamo giĆ  stati costretti a chiudere con due mesi di anticipo lo scorso marzo e aprile. Il nostro lavoro, la nostra economia e tutta quella derivante dall’indotto, ĆØ legato alla stagione invernale. Per questo motivo scendiamo in piazza per chiedere concreti ristori, maggior attenzione, ed un aiuto dallo Stato e dalla Regione Piemonte affinchĆ© l’economia delle Scuole di Sci e dei Maestri possa contare su iniziative utili per sopperire alla situazione pesantemente negativaā€.

IN PIAZZA

Tutti sono coscienti dell’emergenza sanitaria e concordi che bisogna assolutamente tenere alta la guardia. Per questo sono state portate sul tavolo del Governo una serie di proposte, redatte dall’Associazione Maestri in collaborazione con Enti e associazioni che operano in montagna, in tema di protocolli anti Covid 19. Proposte che sono state ignorate.Ā L’ A.M.S.A.O scende in piazza per manifestate il diritto a lavorare, lo stesso diritto che esercitano tutti i lavoratori che ogni giorno, in tutta Italia si recano in aziende, fabbriche, uffici e negozi.Ā Tutti operano nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, norme che sono tenuti a rispettare anche i clienti. Chiaramente i lavoratori che esercitano la propria professione in montagna hanno bisogno che i clienti possano raggiungere anche questi luoghi ed avere le medesime opportunitĆ  per far circolare l’economia legata all’indotto del turismo sulla neve.

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