Gli effetti della sospensione del cashback e la data dei pagamenti

CashbackFonte foto Quifinanza

Gli effetti della sospensione del cashback e la data dei pagamenti. Dal primo luglio 2021 il cashback è sospeso almeno per sei mesi. Questa iniziativa è stata messa in campo dal Governo per incentivare i pagamenti non in contante attraverso un sistema di restituzione in denaro di una percentuale di quanto pagato nell’arco di un semestre. Agli utenti registrati sull’app IO viene riconosciuto un rimborso semestrale pari al 10% di quanto speso fino ad un massimo di 1.500 Euro a semestre. Nei sei mesi bisogna aver però compiuto almeno 50 operazioni. E’ inoltre previsto un super cashback di 1.500 Euro per i primi 100 mila cittadini che nel semestre hanno effettuato più di 689 transazioni. Ora la misura è stata sospesa fino al primo gennaio 2022.

I RIMBORSI PREVISTI

Al cashback hanno aderito, scaricando la App IO, oltre 8 milioni e novecento mila persone, che hanno effettuato oltre 784 milioni di transazioni. Circa 5,9 milioni di utenti hanno effettuato più di 50 operazioni e quindi hanno già maturato il diritto a ricevere un rimborso fino a 150 Euro. I rimborsi saranno effettuati entro 60 giorni dal termine del semestre, quindi entro la fine di agosto. Essi arriveranno direttamente sul conto corrente dei beneficiari.

COSA SUCCEDE ORA

Dal primo luglio al 31 dicembre se si fanno pagamenti elettronici, questi non danno più diritto al rimborso del 10%. L’applicazione IO rimane attiva, in quanto essa viene utilizzata per accedere ai servizi, alle informazioni ed alle comunicazioni della Pubblica amministrazione. Se il cashback non sarà cancellato, dovrebbe riprendere il primo gennaio 2022.

CASHBACK E LOTTERIA DEGLI SCONTRINI: DUE MISURE CHE NON HANNO RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREVISTI

L’obiettivo del cashback, che costa 1,75 miliardi a semestre, era quello di scoraggiare i pagamenti in contanti per contrastare l’evasione fiscale nei piccoli esercizi commerciali. Il forte aumento dei pagamenti elettronici previsto, non si è però verificato. Ha aderito all’iniziativa solo il 15% dei cittadini italiani. Il 21,4% delle transazioni ha riguardato spese da 25 a 50 Euro, mentre16,3 % è stato invece effettuato per acquisti di importo non superiore a 5 Euro. Analoga sorte dovrebbe toccare alla lotteria degli scontrini, il cui costo per le casse pubbliche è di 2,5 miliardi di Euro all’anno. Anche quest’iniziativa ha avuto un risultato deludente. Al 30 aprile 2021 gli italiani che avevano scaricato il codice lotteria erano 4,6 milioni e tra questi, solo 3,2 milioni lo avevano utilizzato, nemmeno il 6% della popolazione. La sorte è stata tentata soprattutto nei supermercati, dove si è registrato il 54,4% delle operazioni che hanno concorso alle estrazioni.

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