Giuramento del Garda, quando l’8 settembre del 1943 cominciò la Resistenza in Valsusa

S.GIORIO – L’8 dicembre 1943 le bande di Carli e Fontan si ritrovano ai Martinetti e di qui salgono alla Garda per prestare giuramento di lotta senza tregua e con tutte le forze contro i nemici interni ed esterni della Patria. Quell’8 dicembre partì ufficialmente la Resistenza in Valsusa. Il destino vuole che lo stesso 8 dicembre a Monte Lungo, presso Cassino, il risorto Esercito Italiano con il 1° Raggruppamento Motorizzato abbia cominciato a combattere. Tra quei militari c’è il fratello di Carlo Carli, Mario. Alla Garda c’era anche il maggiore Valle, Egidio Liberti di Milano, ex ufficiale dell’aeronautica, generale della Nato a Parigi, in una delle pochissime volte in cui presenziò ad una manifestazione partigiana in Valle di Susa, perché troppo identificabile.  Ma alla Garda volle esserci, nonostante fosse appena scampato all’agguato di Caprie in cui morirono Cima, Albertazzi e Altieri.

ALLA GARDA

E alla frazione di san Giorio c’era anche il tenente Giancarlo Ratti, delegato dal padre, generale Vittorio Ratti esponente del primo Comando unificato delle bande piemontesi. C’era anche Paolo Gobetti, figlio dell’antifascista Piero. C’erano l’ingegner Sergio Bellone, il futuro sindaco di Bussoleno Pietro Ravetto, Rinaldo Bellando, Stanco Zgrablich, Angelo Ceronetti, Bruno Zevi, Mario Bar, Cesare Bellone, i fratelli Adolfo e Giordano Velino, Giordano Durandetto. Poi Fulvio Davì, Luigi Porti­gliatti, Giulietto Boulanger, Andrein Bar, Piero Traversa Balma. Infine Carlo Blandino, Teresio Bar, Antonio Bellone, Renato Cotti, Natale Bellone, Pompeo Bergamaschi Sereno e Ugo Berga. Don Francesco Foglia, parroco del Moncenisio, celebrò la messa al campo assistito da Bruno Vota.

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