L’antica Susa per la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valsusa

Susa, l'ArcoSusa, l'Arco

Meyer Susa

SUSA – Per l’undicesimo anno consecutivo una domenica con la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa. I comuni della Valsusa, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, organizzano per domenica 20 settembre gli incontri culturali nei siti. Sono quattordici le località della valle che apriranno i loro spazi archeologici con la possibilità di accompagnamenti guidati gratuiti. L’Archeologia e la storia aperte al grande pubblico. Il tema di quest’anno è “la Musica”. In ognuno dei siti archeologici che aderiscono all’iniziativa sarà creato un collegamento tra “la musica” e la cronologia di riferimento. Quindi la Preistoria, l’Età Romana, il Medioevo e l’Età Moderna. Presso i siti verranno organizzate animazioni a tema, dimostrazioni e spettacoli teatrali.

A SUSA

Una visita a Susa. Una gita “fuori porta” insolita, avvincente e affatto scontata. Poi Susa, si sa, è anche capitale del buon gusto, con la sua Focaccia, i suoi gelati i suoi piatti tipici della gastronomia locale. L’arrivo dei Romani fu per Susa un evento epocale che lasciò importantissime tracce. L’area archeologica di Susa, Segusio, comprende l’Arco di Augusto, gli archi dell’Acquedotto, la spianata del castello della contessa Adelaide e l’Anfiteatro. E’ un insieme storico di grande importanza legato alla romanizzazione del distretto alpino.

Susa, l'Arco

Susa, l’Arco

SUSA ROMANA

Il bellissimo Arco è dedicato a Cesare Ottaviano Augusto. Quello di Susa è uno dei quattro archi che in Italia sono dedicati al primo imperatore romano; gli altri si trovano ad Aosta, Rimini e Fano. E’ stato costruito nel 9-8 a. C. per suggellare il patto di alleanza fatto con Roma ed è dedicato ad Augusto da Marco Giulio Cozio, figlio del re Donno e prefetto delle 14 popolazioni che costituivano il regno dei Cozii, sui due versanti delle Alpi. Arco di Augusto: E’ uno degli archi più antichi dell’età romana ed il più bel monumento della Valsusa. Inoltre in piazza Savoia dove si trova la Porta Paradiso. Unica porta di epoca romana ancora conservata.

L’ARENA

L’Arena, l’anfiteatro romano di Segusio, generalmente datato al II d.C., si trova a sud dell’antico centro di Susa. E’ in una conca naturale. Abbandonato nel V secolo, nel corso dei secoli, le alluvioni del vicino torrente, lo hanno sepolto. Riscoperto tra il 1951 e il 1961 si presenta di dimensioni ridotte. Ha una forma ad ellisse di 45 per 37 metri, ed è il più piccolo anfiteatro di età romana in Italia. Conserva ancora il muro perimetrale dell’arena con i carceres. Dove si trovavano i gladiatori e le belve prima degli spettacoli, un corridoio voltato e parte delle gradinate. Sotto le gradinate si può vedere anche una stanza adibita a stalla per gli animali. A nord dell’anfiteatro si trovano i resti di un piccolo edificio circolare. Forse lo spoliarium, dove venivano ricoverati i gladiatori feriti o uccisi. Alcune decorazioni in bronzo che ornavano l’Anfiteatro sono conservate al Museo civico di Susa.  Una visita per la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa.

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