Giaveno: approvato il regolamento sulle telecamere

GIAVENO – Approvato il regolamento comunale per la realizzazione e la gestione degli impianti di videosorveglianza nella seduta del 31 luglio. Saranno 44 gli “occhi elettronici” che monitoreranno entrate e uscite dalla Città.

Telecamere: d’accordo sulla sicurezza, divergenze sui costi

Tutto d’accordo il Consiglio in merito alla necessità di garantire la sicurezza per i cittadini. Sfumano, invece, le posizioni circa il costo e il modo di farlo.
La cinta non è soltanto il meglio che si potesse fare nelle condizioni sotto organico di Vigili Urbani, ma anche in termini economici, secondo la maggioranza e il Consigliere delegato alla Sicurezza Marco Carbone, principale propugnatore della cinta. “A parità di copertura, rispetto al controllo tradizionale” ovvero quello con agenti “si risparmiano più di 3 milioni di euro”. Un risparmio che, invece, non ha convinto né Alessandro Cappuccio (“CambiAMO Giaveno”)Giovanni Mellano Garda (“Per Giaveno”). Per Cappuccio resta il tema dei costi, 241 mila Euro più l’aggiornamento delle precedenti pari a 22 mila Euro. “Perché occorreranno due o tre persone che monitorino le eventuali anomalie” ha sostenuto il Consigliere di “CambiAmo Giaveno”. Dello stesso avviso Mellano, che aggiunge: “bene le telecamere all’entrata, meno nel centro, per cui avrei preferito delle persone fisiche”. Si astengono. Astensione anche per la Consigliere Vilma Beccaria (“Pd”, “Sinistra per Giaveno”, “Medici per l’ospedale di Giaveno”). “Si concorda sulla necessità di sicurezza per i cittadini – ha spiegato – ma a questo ‘Grande fratello’ avremmo preferito dei vigili di quartiere, da noi ‘vigili di borgata’, sul modello di Torino”.
Riferimenti a Torino anche per il Sindaco Carlo Giacone che ha ribadito l’impossibilità ad assumere per via di varie norme. “Abbiamo un’estensione di 93 chilometri quadrati, quasi quanto Torino, ci dovrebbe spettare la possibilità di aumentare il numero di Vigili. Anche a noi piacerebbe puntare sulla forza umana, ma abbiamo ereditato una situazione difficile dal punto di vista dell’organico”.

Una sinergia con le Forze dell’Ordine

Nella sua illustrazione Carbone ha evidenziato come la cinta sia collegata “in sinergia” con i Carabinieri e ai Vigili. Questi ultimi potranno trarre vantaggio dal telecontrollo “diversificando e ampliando gli ambiti di intervento. Senza un supporto tecnologico adeguato, però, possono fare poco, data l’estensione del territorio e la frequenza con cui esso viene percorso da mezzi che provengono da fuori”.
Si è anche discusso della questione delle targhe straniere. Carbone ha assicurato che sono un numero pari a meno del 4% delle vetture scansione nel periodo di prova del sistema. Inoltre, richiamandosi all’obbligo per i cittadini stranieri residenti in Italia da almeno un anno di cambiare targa, ha spiegato come sarà l’incrocio di questi dati a permettere di monitorare anche quella percentuale.