Giaveno: la storia del Santuario di Nostra Signora di Lourdes al Selvaggio

GIAVENO – La storia del Santuario di Nostra Signora di Lourdes al Selvaggio di Giaveno. Nel 1608 c’era unna piccola cappella di tipo rurale, dotata di un modesto campanile, è documentata nel 1608. Di questa cappella primitiva rimangono solo due piccole statue lignee raffiguranti Sant’Antonio abate e San Rocco, attualmente collocate dietro l’altare maggiore. Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes si trova nel centro della frazione Selvaggio del Comune di Giaveno, Parrocchia di Santa Maria del Pino di Coazze. L’edificio sorge con orientamento est-ovest in posizione sopraelevata rispetto all’abitato, preceduto da un breve spiazzo asfaltato e libero su tutti i lati. Alla chiesa è collegato l’Ospizio Cardinale Richelmy con salone e alloggi, che fungono da foresteria.

IL LAVORI NEL 1915

E’ stato edificato dal 1915 su progetto dell’architetto salesiano Giulio Valotti in sostituzione di una precedente chiesa più piccola con la stessa dedicazione. La facciata monocuspidata, in pietra lavorata a vista con decorazioni in cotto, è definita lateralmente da due alte, snelle torri campanarie gemelle a base rettangolare. L’interno ha pianta a croce latina a tre navate con deambulatorio e abside poligonale e struttura in muratura intonacata. Le navate sono coperte da volte a crociera costolonate e l’abside da un catino suddiviso in cinque spicchi. All’incrocio dei bracci si innalza la cupola poggiante su un tamburo ottagonale impostato su quattro pennacchi. Il braccio destro del transetto è occupato dalla riproduzione a grandezza naturale della grotta di Lourdes. Il Santuario è aperto tutto l’anno con messe festive, feriali, adorazioni e vespri. L’edificio è in buono stato di conservazione tranne il pavimento che mostra due rigonfiamenti.

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