Giaveno: il Popolo della Famiglia Val Sangone-Valsusa si presenta

GIAVENO – E’ stata presentata nel pomeriggio di sabato 18 novembre, presso il salone del Santuario di Nostra Signora di Lourdes di Selvaggio, la sezione Val Sangone e Valsusa del Popolo della Famiglia.

La famiglia al centro della politica

Il Popolo della Famiglia è un Movimento politico nato nel marzo 2016 e guidato a livello nazionale da Mario Adinolfi, movimento in cui la famiglia è posta al centro dell’azione politica.

Con la presentazione dello scorso fine settimana è stata suggellata la nascita ufficiale del circolo locale, che prima era in fase di organizzazione. Scopo dell’incontro è stata la presentazione del programma politico che distingue il movimento, nel quale la famiglia con i suoi valori diventa protagonista. Presente all’evento anche  il dirigente PDF Alberto Cerutti, che subito precisa: “Non si tratta di un movimento confessionale o bigotto, ci muoviamo bensì su un piano estremamente pratico, dove la famiglia viene concretamente posta al centro della politica. Finora in questo senso è mancata un’azione concreta, negli ultimi 50 anni il concetto di famiglia, definita cellula della società, è stato distrutto.”

Il comitato Val Sangone-Valsusa del Popolo della Famiglia comprende vari paesi delle due vallate, contando rappresentanze da Susa sino al Rivolese. Presidente del movimento a livello locale il Giavenese Fabrizio Labate, al cui fianco siede la Vicepresidente Liliana Maino. “Oggi siamo qui – spiega Labate – per presentarci e per dare la possibilità ai cittadini di sentire direttamente in cosa consiste il nostro programma.” Aggiunge Maino: “E’ necessario che qualcuno sostenga i valori della famiglia, non ci sono alternative credibili. Questa è un’esigenza che percepiamo provenire dal basso, dalla famiglia ai Comuni, dalle parrocchie a chi manda figli a scuola: non è una richiesta isolata ma molto frequente e radicata.” 

Le priorità del movimento

Primo obiettivo per il Popolo della Famiglia, come spiega il dirigente Cerutti, è quello di superare la soglia del 3 per cento alle prossime elezioni, così da poter essere utili e determinanti per chi avrà il mandato popolare di governare il Paese.
Caposaldo del movimento, afferma, è l’attuazione del reddito di maternità, inteso come “welfare capace di dare libertà alla donna di scegliere se impegnare il proprio tempo ad educare i figli o a lavorare: se non viene data un’alternativa la scelta é obbligata. Potrebbe essere visto – aggiunge – come un istituto astruso, ma in realtà la proposta è supportata da calcoli ben precisi: questo sussidio consisterebbe in 2 miliardi all’anno. Oggi si dice che l’immigrazione serva per il saldo demografico, ma ha un costo di  6 miliardi. Con il reddito di maternità si risolverebbe il problema dei bassi livelli di natalità. Dunque i soldi ci sarebbero, ma andrebbero spesi diversamente.” Altro punto centrale del programma del movimento è l’Istruzione, a tal proposito aggiunge Cerutti: “La scuola è un tema che ci sta molto a cuore; riteniamo che sia necessario  lasciare la responsabilità educativa ai genitori.

Questo e molto altro è emerso nella presentazione di sabato, un programma dettagliato nel quale la parola d’ordine è “Prima la famiglia”.