Giaveno e la Val Sangone si candidano a presidio mondiale del fungo porcino

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GIAVENO – Giaveno e la Val Sangone si candidano a presidio mondiale del fungo porcino.

GIAVENO E LA VAL SANGONE SI CANDIDANO A PRESIDIO MONDIALE DEL FUNGO PORCINO

Un convegno negli spazi della Certosa 1515 di Avigliana per innescare un progetto di sviluppo. “Rilanciare la proposta di unire le forze di tutti gli attori per fare della Val Sangone e di Giaveno suo capoluogo il Presidio Mondiale del Fungo” è l’innesco di un processo. Così spiega l’ambizioso obiettivo Enrico Maria Rosso, presidente dell’Associazione per la valorizzazione e la tutela del Fungo in Val Sangone che si propone di posizionare a livello globale una porzione delle Terre Alte della Città Metropolitana di Torino. La quale da tempo cerca di essere più che un’area interna baciata da condizioni meteo-climatiche favorevoli. La questione costituirà il perno del primo Convegno nazionale sullo sviluppo delle risorse latenti nei territori montani che avrà luogo giovedì 30 novembre a partire dalle ore 15.00 all’interno della Certosa 1515 presso la frazione Mortera di Avigliana. È sulla strada per la Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione Piemonte considerato dagli stessi promotori dell’iniziativa come un elemento identitario fondamentale per congiungere dimensioni culturali diverse, dal cibo all’arte, ponendo al centro la persona del turista come viaggiatore alla ricerca di esperienze dense di significato.

L’INCONTRO

L’incontro del 30 novembre darà dunque voce a grandi imprenditori, alle rappresentanze nazionali e regionali del mondo della politica e ai volontari delle numerose realtà della Val Sangone che grazie al loro costante impegno hanno creato le condizioni di base per questo tentativo di posizionamento e di riqualificazione territoriale. Il tesoriere dell’Associazione, Marco Corrini, rifacendosi al titolo del Convegno, insiste pertanto sul fatto che “il fungo è ciò che il linguaggio economico definisce “risorsa latente”, cioè qualcosa che non viene adeguatamente sfruttato perché non ancora individuato in tutte le sue declinazioni. Serve più che mai un approccio “g-locale”. Siamo certi che non si vorrà perdere un’occasione, visto e considerato che la Valle ha avviato una serie di dibattiti e di azioni che potrebbero rappresentare un ideale trampolino di lancio per un autentico sviluppo sostenibile”. Chi volesse avere maggiori informazioni in merito all’iniziativa oppure fosse intenzionato a confermare la propria presenza, è pregato di contattare gli organizzatori inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica pmfungo@libero.it oppure telefonando al numero 342 979 36 73.

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