A Condove, in occasione della Fiera della Toma, il premio letterario “Marengo” brilla d’oro

CONDOVE – Torna il Valsusa, cambiando di sede da Sant’Ambrogio a Condove, il premio letterario “Marengo d’oro” per la Fiera della Toma. Nato dall’idea della  compagnia di teatro amatoriale “I Silenzioinsala”, per diffondere la cultura in Valle di Susa. Giunto alla sua quinta edizione, il premio letterario quest’anno si rinnova. Inserendosi per la prima volta all’interno del calendario della Fiera della Toma di Condove.

IL PREMIO

Una scelta importante, compiuta per affermare una volta di più il legame forte che il concorso vuole avere con il nostro territorio. Che ha visto l’amministrazione comunale di Condove e la Pro Loco ben felici di accogliere questa novità. Proprio per “festeggiare” questo nuovo sodalizio, il tema scelto per quest’anno. “Il mondo contadino: il contrasto tra una necessaria rudezza ed una silenziosa, spirituale mitezza”.

I partecipanti al concorso, libero e aperto a tutti, dovranno lasciarsi ispirare dal piccolo mondo antico dei nostri monti, dalle tradizioni e dalla nostra cultura alpina. La serata conclusiva del concorso si terrà venerdì 13 ottobre, alle 20.45, presso al Biblioteca Comunale “Margherita Hack” di Condove, dove verranno premiati i due racconti più belli, uno scelto dal pubblico presente e l’altro scelto da una giuria tecnica, con altrettanti marenghi d’oro. La scadenza per la presentazione dei racconti è fissata per domenica 30 settembre. Tutte le info per partecipare al concorso sono reperibili all’indirizzo https://ilmarengodoro.jimdo. com/

LA TOMA DI MONTAGNA

La Toma che è in Fiera a Condove è come sinonimo di formaggio. Secondo altre fonti il termine deriva dall’origine etimologica ‘tomare’ cioè cadere riferendosi alla precipitazione che la caseina subisce nel latte per azione del caglio. Un’altra versione poco accreditata fa risalire la denominazione Toma al vocabolo francese ‘tomme’, che identifica il nome di alcuni formaggi simili prodotti nella vicina Savoia. La tecnica produttiva della Toma Piemontese è fin dall’epoca medievale strettamente legata all’areale alpino piemontese e in particolare ai margari che sfruttavano i pascoli montani nel periodo estivo per poi ridiscendere nel fondovalle o in pianura in quello invernale. La pratica della transumanza ha influito costantemente sulla grande frammentarietà sia dei luoghi che delle sue tecniche di produzione. Il 10 maggio del 1993 la Toma Piemontese ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione d’Origine con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la Denominazione d’origine protetta comunitaria.