Erbe di montagna: l’Angelica, in piemontese l’erba dle Spìrit Sant

angelica

Erbe di montagna. Le giovani foglie si consumano sia crude che cotte; i gambi teneri, una volta canditi, servono a decorare le torte. Ottimo è anche il liquore casalingo ottenuto mettendo a macerare in mezzo litro d’alcol purissimo mezzo etto di radice fresca, ben tritata, e tre mandorle amare. Durante le tre settimane successive il contenuto della bottiglia va agitato più volte al giorno, quindi si sciolgono in mezzo litro d’acqua 250 grammi di zucchero, si fa bollire questo sciroppo per cinque minuti e, a raffreddamento avvenuto, lo si unisce all’infuso di angelica. Le foglie dell’angelica possono essere usate per profumare delicatamente l’acqua del bagno, svolgono tra l’altro un’azione rilassante. La radice è un antidoto per le intossicazioni da belladonna.

 

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LA RICETTA

Gambi di angelica canditi Tagliate i gambi a pezzi di 10 cm l’uno, levate tutte le fibre dure dall’esterno, e poi cuoceteli a fuoco lento in uno sciroppo di acqua e zucchero, finché diventano teneri. Scolate lo sciroppo e fatene uno più denso, cospargendo i gambi di zucchero e lasciate bollire lentamente finché lo zucchero non si è quasi consumato. Ripetendo questa operazione varie volte si arriverà al punto che i gambi prenderanno la forma cristallina dei canditi.

andar per erbe

 Maggiori informazioni su Andar per erbe, Valerio Saffo e Erica Pittoni, Editrice Il Punto-Piemonte in bancarella.

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