MEANA DI SUSA – È franata la strada militare che collega il Colle delle Finestre al Colle della Vecchia. Frana una strada, frana la storia. Infatti un altro pezzo di storia sta franando. Questa volta siamo sul versante della Val Chisone, ma la strada militare a rischio di scomparsa è ben conosciuta da tanti escursionisti della Valsusa. È la vecchia rotabile che collega il Colle delle Finestre al Colle della Vecchia, per poi proseguire verso il Gran Serin e l’Assietta. Non quella nuova, la strada provinciale 173, ma quella antica, più alta di quota. È franata per metà della carreggiata, qualche tornante prima di arrivare al colle della Vecchia, in punto molto esposto e ripido. Nel caso di ulteriori piogge o valanghe potrebbe crollare del tutto, interrompendo un itinerario molto bello, ma anche importante dal punto di vista storico.
UN ANTICO TRACCIATO APERTO NEL 1708
Questa rotabile ripercorre infatti un antico tracciato aperto dai genieri del duca di Savoia Vittorio Amedeo II nel 1708, per portare i pezzi di artiglieria al Colle delle Vallette, durante la campagna per l’assedio al forte Mutin di Fenestrelle. Un itinerario che continuò ad essere usato per tutto il secolo tanto che, nelle relazioni militari, veniva segnalato con puntualità, come fece il duca del Chiablese nella sua visita dell’estate 1766: «Costeggiando la Montagne du Barbagnan (Monte Pintas) su un sentiero aperto a mezza costa su un versante estremamente lungo e difficile verso il Chisone, dove la pendenza è circa 45 gradi, cioè che la sua scarpa è uguale all’altezza».
UN GIOIELLO DI INGEGNERIA MILITARE STRADALE
La mulattiera fu poi trasformata nel 1890 in una ardita strada militare a servizio delle opere dell’Assietta. Questa rotabile di alta quota rappresenta tuttora, anche se dismessa, un vero gioiello di ingegneria militare stradale. Il percorso passa attraverso il suggestivo Vallone della Vecchia, dove non è difficile scorgere i segni dell’antico passato. Le rocce che si trovano al di sotto del caratteristico spezzone roccioso del Dente della Vecchia sono letteralmente coperte di incisioni fatte dai soldati, che in questo luogo trascorsero le lunghe giornate dei campi estivi. È un vero patrimonio di interesse storico (per lo più i graffiti risalgono alla fine dell’Ottocento). Con una miriade di nomi propri, citazioni, omaggi alla solita “Classe di ferro”, rozze riproduzioni dello stemma degli alpini o dell’emblema dell’artiglieria. Superato il Colle della Vecchia, il paesaggio si fa ancora più suggestivo. Qua e là si trovano i ruderi di alcune costruzioni, il rifugio-deposito per i cantonieri militari, il Ricovero Colle della Vecchia. E poi la panoramica Stazione di telegrafia ottica di Punta del Mezzodì, dalla quale si gode un’ottima vista su tutta la Valle di Susa e del Chisone.
IL PERCORSO IN QUOTA
Continuando sul percorso storico, si lambisce la cima del Ciantiplagna (2849 metri), il punto più alto di questo tratto della dorsale Susa-Chisone. Si notano lungo il percorso le belle lastre in pietra che ci indicano con regolarità le distanze chilometriche dal Colle delle Finestre e dal Gran Serin. Si raggiunge quindi il Colle delle Vallette. La storia ci racconta che questo valico fu presidiato dall’esercito sabaudo nell’agosto del 1708, durante l’assedio ai forti di Exilles e di Fenestrelle. E poi ancora negli anni successivi, soprattutto in quel fatidico luglio 1747 della battaglia dell’Assietta. Tra l’altro la strada annovera tra le sue memorie anche un record automobilistico. Nel 1900 un’automobile FIAT, guidata da Gaetano Grosso Campana già sindaco di Frossasco e consigliere provinciale, la percorse per un notevole tratto, salendo in quattro ore e mezza dal forte di Fenestrelle fino in prossimità della vetta del Ciantiplagna.
L’AGGIORNAMENTO DEL SINDACO DI USSEAUX
Il Sindaco di Usseaux, Andrea Ferretti, fornisce un prezioso aggiornamento sugli interventi in merito alla frana. “È una situazione che abbiamo già ben nota e che appena verificatasi è stata segnalato al Comando delle Truppe Alpine e al Demanio Militare che sono già intervenuti per mettere opportune segnalazioni della situazione di pericolo. Il Genio Militare sta facendo dei ragionamenti su come intervenire e ha già inoltrato delle valutazioni al Comando. La prossima settimana dovremmo riuscire ad avere un confronto diretto per avere previsioni di intervento più precise“.
Testo e foto di Mauro Minola. Foto di copertina di Dario Cavaletto.
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