Diario da Roma: si al proporzionale per eleggere i rappresentanti

Diario da Roma

ROMA – Diario da Roma: l’abolizione delle preferenze ha segnato una grave frattura nel rapporto dei cittadini con la politica, e di riflesso con le istituzioni. Chi pensava di combattere la corruzione o un mercato dei voti più immaginario che reale, con l’abolizione delle preferenze ha rafforzato la partitocrazia e i “cerchi magici“ che nei diversi partiti fanno corona al leader di turno. Hanno spezzato ogni legame fra il candidato e il territorio. Oggi è decisivo, con il ritorno al proporzionale, ripristinare le preferenze e cancellare quell’obbrobrio che sono i listini bloccati. La democrazia per essere e dirsi liberale deve incentivare la competizione fra i candidati di una lista, deve, soprattutto, riconnettere la rappresentanza politica al territorio.

IL PROPORZIONALE

Tornare al proporzionale senza le preferenze sarebbe un attentato alla democrazia perché come unico risultato avremmo oligarchie sempre più forti ed elettori sempre più lontani dalla politica. La preferenza restituisce lo scettro del comando all’elettore, che torna padrone di scelte fino a oggi subíte perché imposte dai partiti. Non bisogna essere fedeli al leader di turno per essere eletti, ma avere piuttosto un curriculum politico dignitoso, fatto di esperienze amministrative, di conoscenza del territorio e di un rapporto costante e schietto con gli elettori. Per questa via si può restituire alla politica la sua funzione fondamentale di guida civile e di crescita della società.

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