Dai commercianti della Valsusa, della Valsangone e di Rivoli una lettera al presidente Conte. Ieri sera, 26 aprile, il Presidente del Consiglio Conte ha illustrato i contenuti del nuovo decreto e le prossime tappe della ripartenza. Il 4 maggio, poi il 18 maggio, infine il 1Ā° giugno. Ha elencato le misure sociali che andranno adottate nella vita quotidiana. Il cronoprogramma rischia di mettere in ginocchio molte attivitĆ , in particolare i saloni di bellezza, i parrucchieri e i centri estetici. Ć partita dunque una lettera durissima contro le scelte governative. “Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Posso solo immaginare la quantitĆ di difficoltĆ che si trova a dover affrontare in questo momento. CosƬ come sono convinta che a sua volta saprĆ immaginare cosa significa per un parrucchiere. Per unāestetista dover attendere oltre tre prima di riaprire la propria attivitĆ . Mi permetta, il mio ĆØ tutto fuorchĆ© egoismo di parte. La mia ĆØ una supplica. Rispettosa, ferma, chiara. Soprattutto motivata”.Ā
LE SCELTE
“Non mi metto a discutere le origini delle sue scelte, anche se a mio avviso ĆØ evidente quanto siano illogiche, incomprensibili, inaccettabili. Il suo decreto ĆØ lƬ a confermare che i presupposti per riaprire prima di giugno ci sono. Accetteremo le disposizioni, il rapporto 1:1. Tutto ciĆ² che ci chiederete di fareā¦ma una cosa. Proprio non ce la deve chiedere, presidente. PerchĆ© lei ci sta chiedendo di chiudere, di āchiudereā, non di tenere chiuso. Un’impresa su tre non ĆØ in grado di reggere lāimpatto di un altro mese senza incassi. E attenzione, deve essere chiaro. Se lo stato prevedesse aiuti concreti, non sarei nemmeno qui a scriverle. Ma la situazione la conosciamo, e ahimĆØ possiamo constatarla nei giorni che seguono ai suoi messaggi. Si rende conto che i costi continuano ad essere quasi gli stessi. E che per molte imprese 600 euro servono per coprire quelli di un giorno? Inoltre, a che serve dilazionare i costi, quando i profitti sono stati annullati?!”.
UN TRIMESTRE
“PerchĆ© attendere giugno? PerchĆ©? PerchĆ©, oltre tutto, consegnare decine di migliaia di persone allāabusivismo incontrollato, che oltre a farsi beffe di lei e di chi le paga le tasse. Striscia di casa in casa moltiplicando i rischi di contagio? PuĆ² davvero, Presidente, assumersi la responsabilitĆ di far chiudere le imprese e far prosperare lāillegalitĆ ? Le chiedo di ascoltare con attenzione diretti interessati, associazioni e parti sociali. Le chiedo di restituire dignitĆ ad un mestiere e a chi le chiede solo di poterlo svolgere, al piĆ¹ presto. Nel pieno rispetto delle sue disposizioni. Le chiedo di mostrare coscienza, senso di responsabilitĆ , e capacitĆ strategica. PerchĆ© non si puĆ² distruggere in un trimestre ciĆ² che ĆØ stato creato. Spesso, con anni e anni di impegno, di passione, di dedizione. Le chiedo di estinguere quel senso di impotenza che ci soffoca e che puĆ² provocare danni incalcolabili, se non irreversibili, alle persone come alla societĆ ”.
CORAGGIO
“Serve coraggio. Serve che lei faccia riaprire prima di giugno. Ridare speranza, forza, cuore, a chi merita un suo segnale concreto! Serve riaprire. Nel rispetto delle regole e delle persone che certamente le sapranno rispettare. Serve generare fiducia, prima che venga smarrita per sempre. Con tutti i rischi che ciĆ² potrebbe comportare e che si spinge ben oltre il coronavirus. Confido nella sua capacitĆ di comprendere, di riflettere, di agire“.
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