Cose buone: il vino Erbaluce presente migliaia di anni fa in Valle d’Aosta

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CANAVESE – Cose buone: il vino Erbaluce. Il ghiacciaio presente migliaia di anni fa in Valle d’Aosta ci ha lasciato in eredità, dopo il suo ritiro, uno splendido territorio fatto di colline moreniche che si affacciano sulle Alpi. Nelle favole di un tempo queste dolci ondulazioni erano abitate da ninfe e dei tra cui la dea Albaluce nata da un fugace incontro tra alba e tramonto durante un’eclissi. Pare che questa divinità abbia dato il nome al vitigno sicuramente più presente nel territorio, l’Erbaluce. Infatti i suoi grappoli tra l’estate e l’autunno si colorano di caldi colori ambrati e rosati nelle parti più esposte al sole. Tralasciando miti e leggende bisogna scoprire questo vitigno molto versatile che può dare origine a un vino bianco secco, spumante o passito. Le colline moreniche su cui cresce a nord di Torino ma a sud della Valle d’Aosta, regalano ottima freschezza e buona sapidità che hanno fatto apprezzare il vino ottenuto da questa uva.

DALLE COLLINE MORENICHE DEL CANAVESE

L’Erbaluce ha dato origine anche a una delle prime DOC italiane ovvero l’Erbaluce di Caluso che vede il maggior numero di vigneti coltivati nell’omonimo comune. Nel tempo però il territorio coltivato a Erbaluce si è ampliato anche tra i comuni di Agliè, Cucelio e San Giorgio Canavese ed è proprio in quest’ultimo che ha sede la cantina Ciek che da sempre produce Erbaluce di Caluso nelle sue tre forme con ottimi risultati. Qui la descrizione del vino Misobolo prodotto con uve esclusivamente Erbaluce a dimostrazione che questo vitigno dà origine ad uno dei migliori bianchi piemontesi e italiani che nel 2010 ha ricevuto anche la DOCG, unica in provincia di Torino.

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MISOBOLO

L’azienda Ciek è una delle aziende storiche e fondamentali per la produzione di Erbaluce. I suoi vigneti poggiano sui dolci declivi morenici di San Giorgio Canavese. Tradizione nella coltivazione a pergola del vigneto ed innovazione nella gestione della cantina, fanno si che questo Erbaluce di Caluso sia uno dei migliori bianchi in circolazione. Il colore è un giallo paglierino cristallino con ottimi riflessi verdolini in gioventù. Al naso si presenta intenso e complesso dove spiccano profumi legati a fiori bianchi come biancospino ed acacia ma anche ottime note di erba fresca appena tagliata. In bocca è secco abbastanza caldo e abbastanza morbido. Spiccano freschezza e sapidità che sono eredità del terreno morenico. Abbastanza persistente e abbastanza intenso chiude con un ottimo finale ammandorlato.

IL VINO

E’ un vino di corpo già maturo per essere degustato anche se uno o due anni di bottiglia ne ammorbidiranno le durezze. Si sposa molto bene con piatti dotati di grassezza come vitello tonnato o quiche oppure con pesce di acqua dolce o salata. Il vino Misobolo rispecchia pienamente il tipico territorio del canavese che ha dato giustamente successo a questo vino commercializzato in tutto il mondo.

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Di Marcello Striano. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!