Cose buone: gli animali d’alpeggio, biodiversità unica in montagna

mucca fiera agricola

VALSUSA – Cose buone: esistono delle vere e proprie razze montanare di bestiame. Non hanno subito in passato un’importante selezione, ma la cui presenza oggi è da considerare grazie appunto all’opera dei pastori. Anche i malgari della Valsusa hanno selezionato i loro animali e sono state così conservate razze come la Barà, vacca di grosse dimensioni ma molto rustica, che ben si adatta alle condizioni montane ed al pascolo. Esemplare il caso della razza bovina Piemontese, oggi diffusissima negli alpeggi, ha ripreso forza e vigore grazie a sapienti politiche di conservazione tanto da essere considerata oggi una tra le razze migliori al mondo per la produzione di carne di qualità. Ma non solo vacche, anche ovini e caprini, con le loro razze tipiche, sono diffusi nelle nostre montagne.

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LA BIODIVERSITA’

Questa è la biodiversità degli alpeggi: diversi formaggi ottenuti in differenti luoghi con razze diversificate, spesso autoctone. Niente di standardizzato quindi, solo processi produttivi originali tramandati nel tempo, animali che da sempre pascolano alle verdi pendici delle montagne e prodotti con caratteristiche organolettiche diverse da alpeggio ad alpeggio e addirittura tra toma e toma ottenute dal latte dello stesso animale. Una biodiversità a tutto tondo che comprende il pascolo, l’animale ed il prodotto finito, produzione tipica della montagna. Ed ecco i nomi della biodiversità delle Alpi Liguri/Marittime, Cozie, Graie, Pennine e Lepontine: i rari pecorini prodotti dal latte delle pecore Brigasche in Alta Valle Tanaro tra Piemonte e Liguria, Raschera, Testun, Castelmagno, Tumin del Mel, Nostrale d’Alpe, Seirass del Fen, Plaisentif, Cevrin di Coazze, Toma del Lait Brusc, Toma di Lanzo, Maccagno, Battelmatt, Ossolano. Questi formaggi hanno nomi strani, alcune volte altisonanti ma riescono a incarnare la vera essenza dell’alpeggio.

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L’ALPEGGIO

Ma gli aspetti positivi non sono certo terminati. Cose buone. L’alpeggio riveste un ruolo di primo piano nel mantenimento del paesaggio e dell’ambiente. Oggi purtroppo gli eventi atmosferici di una certa intensità sono aumentati a fronte di una diminuzione della frequenza di eventi “normali”. Il frutto di questo cambiamento è noto a tutti e non è questa la sede per discuterne, è quindi importante cercare di difendersi nella maniera migliore possibile. I pascoli abbandonati sono ormai moltissimi, invasi da essenze infestanti che facilmente prendono il sopravvento su quelle erbacee. Queste infestanti non possiedono le caratteristiche idonee per il mantenimento del terreno, a ciò si aggiunge anche il fatto che viene a mancare l’azione diretta ed indiretta dell’animale che, utilizzando le risorse in loco, previene fenomeni erosivi. L’animale pascolando consuma l’erba che, accresce le radici contribuendo così a limitare la crescita delle specie invasive e poco utili.

IL CONSUMO

Il consumo di erba da parte dell’animale è anche molto importante per fermare gli incendi che, come si sa, si sviluppano molto frequentemente a causa della siccità, del forte vento e dell’idiozia umana. Esso permette inoltre di limitare le slavine. In quanto l’erba, al termine della stagione della monticazione è bassa. Se fosse alta invece si creerebbe il fenomeno dell’aduggiamento che porta i lunghi steli delle piante a piegarsi sotto il peso della neve. Il malgaro invece, oltre a provvedere alla cura degli animali, si occupa della  manutenzione del territorio su cui svolge la sua attività, sfalciando prati, pulendo fossi e canali, creando una regolare regimazione delle acque e mantenendo vitale l’ambiente nel suo complesso, anche con un sapiente lavoro di fertirrigazione. L’alpeggio quindi presenta moltissimi aspetti positivi, non solo per la produzione di formaggi, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e della salute umana.

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Cose buone di Marcello Striano. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!