Condove, un intervento contro la caduta dei sassi sulla montagna sopra il Poisatto

CONDOVE – Il Poisatto e la Grangetta, borgate di Condove verso Borgone, saranno al salvo dalle cadute massi. A metà di giugno cominceranno i lavori di messa in sicurezza del versante roccioso alle spalle delle borgate. Il progetto, redatto dallo studio tecnico dell’ingegner Reviglione assieme ai geologi Perotto e Franchino, prevede la stabilizzazione del versante da una quota di circa 400 metri fino ai 455 metri presso la prima balza rocciosa.

L’investimento che è di oltre 180 mila euro è necessario dopo i frequenti episodi di franamento; l’ultimo è di dieci anni fa con il rotolamento di un masso sino alla parete di una casa, da allora dichiarata in parte inagibile. Per arrivare all’intervento, finanziato dalla Regione Piemonte dal capitolo dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) l’amministrazione ha realizzato il progetto, che terminato del novembre del 2016, adesso troverà la sua applicazione.

I lavori sono stati appaltati attraverso una procedura aperta con il criterio del prezzo più basso sull’importo dei lavori posto a base di gara e verranno eseguiti in due lotti da ditte altamente specializzate in lavori in parete: presso la frazione Poisatto interverrà la ditta Piemonte Disgaggi Opere Speciali srl, con sede a Torino, mentre alla Grangetta la società Ecogrid srl di Calizzano. La durata complessiva del cantiere, che avrà come base di stoccaggio materiali e mezzi il pianoro di Via Partigiani Georgiani, è prevista in circa 40 giorni lavorativi.

“Le condizioni di instabilità parrebbero favorite anche dagli eventi piovosi”

Sull’intervento dice il sindaco Emanuela Sarti: “Dopo tanti anni di attesa le due frazioni vedranno finalmente attuarsi un intervento di mitigazione del rischio che metterà in sicurezza le abitazioni e le attività“. Spiega l’assessore Giorgia Allais: “Le condizioni di instabilità parrebbero favorite anche dagli eventi piovosi intensi che provocano un ruscellamento delle acque superficiali lungo gli impluvi molto ripidi. Nella fase progettuale è stato eseguito un rilievo dei blocchi e degli ammassi, appositamente numerati e georiferiti tramite gps, e sono state simulate anche alcune traiettorie ed energie con cui queste grandi pietre arriverebbero al suolo dopo il rotolamento“.