Condove: il ricordo della Shoah con “Mauthausen Hotel”

giorno della memoria

CONDOVE. Il prossimo 27 gennaio cadrà il 71° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Aushwitz. Per ricordarla, l’Associazione Culturale Sentieri d’Arte proporrà, presso il Salone Pier Giorgio Frassati a partire dalle 21, una serata costruita a partire dai lavori svolti dai ragazzi delle scuole medie G.F. Re sul tema dell’Olocausto in occasione del concorso Mauthausen Hotel. L’iniziativa, promossa da Sillabe di Sale Editore in occasione della Giornata della Memoria, è giunta alla terza edizione. Durante la serata, la premiazione dei lavori dei ragazzi e la presentazione dell’antologia Mauthausen Hotel, che raccoglierà tutte le opere: un piccolo ma importante contributo, perché solo la memoria di quanto accadde può impedire che una simile tragedia si verifichi ancora. Appuntamento mercoledì 27 gennaio, ore 21, presso il Salone Pier Giorgio Frassati. Non mancate.

IL PROGETTO CROCUS

Alle 10,45 in piazza Martiri della Libertà sono previsti i discorsi ufficiali. Con i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado Re e l’intervento dell’ex deportato Ottavio Allasio. Lunedì 28, alle 12,30 presso la scuola secondaria, le classi 3ª della secondaria e le 5ª della primaria Cosimo Bertacchi inaugureranno l’aiuola dedicata al “Progetto Crocus”. E’ un progetto internazionale promosso dalla Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto che fornisce ad ogni scuola i bulbi di crocus gialli da piantare in autunno in memoria del milione e mezzo di bambini ebrei che perirono a causa dell’Olocausto e delle migliaia di altri bambini che furono vittime delle atrocità naziste. Ecco a Condove la Giornata della memoria.

LA STORIA DI BOCCO

E’ la nipote di Bocco, Mariolina Montagnoli che ricorda la storia dello zio. “Era un giovane Ufficiale del Regio Esercito. Da civile prima liceale in Seminario a Susa poi studente universitario. Visse pochi mesi in guerra poi anche lui, come tutti gli italiani entrò nel dramma dell’8 settembre. Riuscì a tornare a casa nella sua Condove e passare poche settimane in libertà. Non avendo risposto alla chiamata della neo Repubblica, quella Sociale Italiana di Mussolini nata il 23 settembre, fu arrestato e deportato in Germania durante una riunione a Torino. da quel giorno la famiglia non seppe più nulla per oltre trent’anni. Poi ne certificarono la morte in un Ospedale della Croce Rossa”.

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