Condove: alla scoperta delle vie e delle piazze dedicate alla Prima Guerra Mondiale e ai combattenti

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CONDOVE – Le vie, le piazze le storie, ogni strada un racconto non solo di Condove. Volendo fare un breve che ricerca della toponomastica (lo studio scientifico dei nomi di luogo) Condove può essere divisa in quattro macro tempi di battesimo. Condove antica, unitaria, fascista e posto bellica e moderna. Ci si diverte a scoprire come il paese si a pieno di nomi di vie intitolate a personaggi di cui ignoriamo la storia e le ragioni della dedica oppure retaggio di un passato ormai remoto. Il primo è quello legato alle attività del territorio: Via Fucine, Via Molini, Via Carretto e i grandi del tempo. Esempio è Piazza Vittorio Emanuele II,  l’ultimo Re di Sardegna e il primo Re d’Italia. Legate al Risorgimenti ci sono Via Unità d’Italia, Via Mazzini e Via Cavour. Condove da città rurale si trasforma in quegli anni, siamo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, ad industriale. Ecco allora Viale Bauchiero.

LA GUERRA E IL FASCISMO

Il Novecento è stato contrassegnato da contrasti e gli indirizzi stradali influenzavano la gente comune in giro per il paese. I nomi delle strade sono la nostra eredità culturale, ciò che decidiamo di tenere o buttare via del passato. Orientano i cittadini a livello topografico ma soprattutto identitario, agendo in modo diffuso e inconscio. Partiamo dalla Prima Guerra Mondiale. Via Milite Ignoto non poteva mancare, così come Via Cesare Battisti e Piazza Vittorio Veneto. Ai luoghi delle trincee sono dedicate Via Piave, Vicolo Isonzo e Vicolo Monte Grappa. Nomi che ricordano una triste vicenda che sconvolse l’Italia intera e le montagne di Condove con la partenza di una generazione che tornò solo in parte ai campi.

LIBERAZIONE E MIRACOLO ITALIANO

Dopo la Liberazione e la caduta definitiva del secondo fascismo anche Condove si adeguò al nuovo corso. Il Villaggio Mussolini perse il suo nome e così le sue vie. Via Italo Balbo prese il nome di Via Matteotti. La piazza principale lasciato il Re divenne Martiri della Libertà. La piazza con gli ex “Regi” Carabinieri da XXII Marzo a 1° Maggio. La prima ricordava l’anno 1919 con la fondazione dei Fasci di Combattimento, la seconda la festa dei Lavoratori. Poi ecco la rappresentazione dei partigiani locali e non tra Brigate Partigiane e quelle Georgiane. Infine con l’allargamento urbanistico verso la Strada Statale a Condove compaio compositori, scrittori e letterati vari, pregiati in Italia ma con nessuna appartenenza locale.

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