Come andrà la Borsa oggi? I mercati azionari europei rischiano di subire un ulteriore crollo

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OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

RISCHIO DI CROLLO

I mercati azionari europei rischiano di subire un ulteriore crollo mercoledì, dopo che i titoli tecnologici hanno portato il mercato statunitense al peggior giorno in più di due anni a seguito dell’inatteso rialzo dell’inflazione dei prezzi al consumo di agosto. Il Dow ha chiuso in ribasso di quasi 1.300 punti, con un ulteriore incremento delle perdite da parte di tutti i 3 principali indici USA nell’ultima ora di contrattazioni, causando un’impennata della volatilità. Il Cboe Volatility Index è salito di oltre il 16% a 27,79.

Le perdite sia sul fronte dei dati principali che su quelli core sono deludenti, in quanto questa ondata di inflazione si dimostra tutt’altro che ‘transitoria’ e sfortunatamente per i mercati, questo dato rafforzerà la necessità della Fed di rimanere aggressiva e probabilmente terrà sotto controllo gli asset di rischio nel prossimo futuro. Se riprendiamo lo schema «benchmark» dei possibili aumenti dei tassi della FED, pubblicato la scorsa settimana, vediamo come i dati stiano prezzando la possibilità di un ulteriore inasprimento dei dati già scontati. L’accelerazione dell’inflazione del mese scorso conferma che la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse di almeno 0,75 punti percentuali durante la riunione della prossima settimana e aumenta la prospettiva di aumenti consistenti anche nei prossimi mesi.

LE VALUTE

Dopo l’impennata di martedì, il dollaro ha subito una lieve flessione nella sessione asiatica, con il WSJ Dollar Index che ha registrato il maggior guadagno da marzo 2020. L’indice ha chiuso a 101,68, appena un centesimo di punto sotto il massimo di oltre 20 anni raggiunto il 6 settembre. Nomura ha dichiarato che la Fed aumenterà i tassi di un intero punto percentuale nella riunione della prossima settimana. Il rapporto IPC di agosto – sia nell’inflazione mensile dei beni che in quella dei servizi – suggerisce una situazione ormai cronica. Gli indizi fin qua raccolti potrebbero spingere la FED ad una revisione del piano degli incrementi e la nostra vision coincide con quella di Nomura, sarà molto probabile un aumento di 100 punti base. Tutto questo porterà ad una stretta ancora più forte sulla possibilità di spesa da parte di famiglie ed aziende, facendo decollare sempre più i tassi sui mutui. (Centro Studi OOPS Tech)

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