IL RAGGIUNGIMENTO DELLA “VETTA” PER CONTINUARE A COMBATTERE IL PARKINSON
VALSUSA – Continuano con meritato successo le imprese sportive del settantottenne Lodovico Marchisio che confermano il fatto che la montagna non è altro che una terapia naturale in grado di combattere quelle malattie neurodegenerative che, come il Parkinson, compromettono importanti funzioni fisiche e psicomotorie quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio sugli sci. Lodovico è un alpinista, giornalista e scrittore, esperto ed emerito accompagnatore del CAI afflitto da una vasta serie di patologie, che ha scelto di sfruttare l’attività sportiva come risorsa essenziale finalizzata a contrastare il più possibile queste malattie, congiuntamente alle cure sanitarie.
SULLA NEVE
Spiega Corrado Martinelli “partendo dall’idea fondamentale che camminare insieme fa bene, Lodovico è riuscito a mettere gradualmente in atto una vera e propria rinascita. Nonostante la sintomatologia fortemente invalidante, non ha esitato a sfruttare la voglia e la forza di rimettersi gradualmente in gioco: dapprima, ritornando a camminare in montagna; successivamente, ripercorrendo le vie ferrate esposte, fino ad affrontare una vera e propria scalata. Ma non è tutto: l’obiettivo viene pienamente centrato con la rimessa degli sci ai piedi, con il pieno recupero della disinvoltura e naturalezza che lo caratterizzava negli anni passati, anche in questo caso in maniera progressiva. Dopo aver infatti affrontato le piste baby al Campo Smith di Bardonecchia, Lodovico è riuscito a cimentarsi con grande successo anche lungo tre percorsi di maggiore difficoltà a Sauze d’Oulx, ritrovando se stesso con le sue abilità psicofisiche, severamente limitate dalle precarie condizioni di salute sopra descritte”. Oltre alla sorprendente determinazione personale di Lodovico, un’altra risorsa è rappresentata dalla preziosa collaborazione con l’Associazione Freewhite Ski Team di Sestriere, alla quale Marchisio ha aderito.