Colombardo a Condove una bella festa con tante nuvole e non troppa gente

CONDOVE – Il tempo incerto non ha rovinato la festa classica delle montagne di Condove. La gara di corsa in salita ha visto una buona partecipazione con almeno 50 partecipanti che hanno dato sfoggio della loro preparazione. Il mattino dopo l’arrivo dei valligiani c’è stata la Santa Messa officiata da don Roberto Bertolo. Poi la preparazione della polentata; in cucina le penne nere del Gruppo ANA di Lemie  che hanno servito polenta, salciccia e vino per la festa di tutti. Dopo pranzo ecco i giochi per i bambini e il rientro a valle.

Venne poi ricostruita ed ampliata fra il 1689 e il 1879, grazie all’interessamento dei parroci di Mocchie, poi abbattuta nel 1869 per far spazio all’attuale santuario, eretto fra il 1870 e il 1905 dalla parrocchia di Lajetto. Luogo di pellegrinaggi, soprattutto nel giorno della festività mariana, nel passato l’edificio fu causa di frequenti discordie e le liti fra le popolazioni degli opposti versanti originatesi da antiche contese per la proprietà dei pascoli e culminate in episodi sanguinosi proprio il giorno della tradizionale processione e festa di agosto. Quest’anno tutto si è svolto in modo pacifico, non come ai tempi che furono, e i sindaci di Lemie e Condove hanno presenziato alla celebrazione. Dopo il pranzo si è svolta una lotteria a favore delle Cooperativa Amico.

IL COLLE

Il colle si apre ad Ovest del Monte Civrari e si trova alla testata del vallone del Sessi (tributario della Dora Riparia) e del vallone del Rio Nanta (tributario della Stura di Viù). È raggiungibile per strada sterrata carrozzabile da Villa di Lemie (l’asfalto termina presso la borgata San Antonio, quota 1.219 m) o da Prato del Rio (Condove). In corrispondenza del colle sorge il santuario dedicato alla Madonna degli Angeli, ancora oggi meta di pellegrinaggi mariani. Sulla facciata principale del santuario è posta una targa che recita: “Gioanni Battista Giorgis dal Forno di Lemie ergeva per voto nel 1704-5. L’indefessa generosità dei parrocchiani di Lajetto ampliando riedificava 1869-70.”

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