Collegno, la storia della vita di Franco e Gianni la prima coppia convolata a nozze a Torino: in biblioteca la presentazione del libro

COLLEGNO – “Una storia d’amore privata che diventa pubblica“. E’ così che la giornalista Rosanna Caraci descrive il libro “Franco e Gianni – 14 luglio 1964”. Un racconto che parla di una vita insieme, ma non solo. Tra le parole dei due protagonisti ci sono anni di lotta, battaglie per i diritti, conquistati infine nel 2016, quando la coppia è convolata a nozze. Tutto questo è stato raccontato durante la presentazione del libro presso la biblioteca civica della città .

Franco e Gianni 52 anni insieme: “Un traguardo importante”

Un pomeriggio per rendere omaggio a questa coppia, composta da Franco e Gianni, insieme per 52 anni fino alla morte di Franco lo scorso gennaio. Le loro emozioni, le loro vite, i loro sentimenti e vicissitudini, però, non potevano rimanere chiuse in cassetto, ma andavano condivise ed ammirate, analizzate nella loro straordinaria contrapposizione. Un contrasto creato, infatti, dalla diversità di una percezione straordinaria vissuta nella propria casa dai due protagonisti e le difficoltà, i pregiudizi e le battaglie del mondo esterno che hanno tentato di travolgere Franco e Gianni, rendendoli ancora più uniti nella bellezza del vivere quotidiano, di un diritto che per loro non era scontato ma che con il tempo hanno finalmente ottenuto. “Il muro della legge Cirinnà è stato abbattuto – ha sostenuto Gianni -. Questo ci ha permesso di essere cittadini di serie A. Anche se lo Stato non lo permetteva io e Franco ci siamo sempre sentiti cittadini di serie A“. Quando finalmente è giunta l’opportunità di sposarsi, la loro gioia è stata incontenibile. “L’idea di sposarci ci è venuta insieme – racconta Gianni -. Lo aspettavamo da troppi anni. Abbiamo atteso questo momento ed era nostro desiderio poter raggiungere questa meta“. A raccontare però l’anima di questo libro ci ha pensato una degli autori, Roberta Fontana, che ha scritto questo libro a quattro mani con Stefano . “In queste pagine troverete gioia ma anche il dolore. Il sentirsi sempre in disparte e al contempo sentirsi al primo posto nelle loro quattro mura di casa. Le emozioni vengono trasmesse dalle parole di Gianni quando ha raccontato la sua storia. Ho imparato tanto da lui”.

La storiografia dei diritti

Nel corso della presentazione si è colta l’occasione per affrontare un altro tema. Da un diritto di Gianni, che ha ottenuto la pensione di reversibilità, si è deciso di fare un viaggio nel tempo, a quei momenti della storia in cui i diritti delle persone non erano scontati. I secoli sono stati, infatti, testimoni di atti di sterminio e di ingiustizie nei confronti degli omosessuali. Nel pomeriggio si è inoltre tenuta una cerimonia per deporre un omaggio floreale al ceppo degli internati dell’ex ospedale psichiatrico, un luogo che custodisce una memoria, ma soprattutto una storia fatta spesso di privazione e di voglia di libertà. “Sono passati quarant’anni dall’abbattimento del muro dell’ospedale psichiatrico. Vi invito ad abbattere i muri, ad essere cittadini impegnati – sostiene il sindaco Casciano -. Un invito ad una battaglia congiunta“. In quest’ottica, è stato presentato anche il primo numero della rivista sullo IESA. “La parola chiave di questo giornale è ospitalità – spiega il primo cittadino -. E’ uno strumento di prossimità per le persone che hanno disagi psichici, un servizio di accoglienza e inclusione che dà dignità alle persone”.