Collegno commemora il 35° anniversario della morte del Generale Dalla Chiesa

COLLEGNO – “Il Generale ha scelto di combattere una battaglia”. Sono queste le parole del sindaco Francesco Casciano che ha aperto la cerimonia ufficiale dedicata al Generale Dalla Chiesa. Sono infatti passati 35 anni dalla sua morte e il comune di Collegno ha voluto, come ogni anno, onorarlo. Una cerimonia in onore non solo del Generale, ma anche della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo. Quest’anno sono infatti trascorsi 35 anni dalla loro uccisione, per mano della mafia, avvenuta il 3 settembre 1982.

“Semina il bello”

A rendergli omaggio anche i ragazzi di “Piazza ragazzabile” che hanno distribuito ai presenti una busta contenenti dei semi. “Semina il bello” è proprio il simbolo delle esperienze dei ragazzi, che hanno voluto così trasmettere un messaggio. Dopo aver trascorso l’estate ad abbellire la città, i giovani collegnesi hanno voluto ricordare uomini come il Generale Dalla Chiesa, che sono morti per rendere l’Italia un posto migliore. I semi contenuti nella busta “Semina il bello” sono stati consegnati anche al presidente della Regione Piemonte e ai sindaci presenti. “Voglio interpretare questi come semi di speranza per il futuro”, ha quindi commentato Sergio Chiamparino. Per l’occasione sono accorsi diversi primi cittadini, agenti della polizia e l’Arma dei Carabinieri, così come altre associazioni, tutti in prima fila per onorare il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

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La cerimonia ufficiale

E’ una scelta importante essere qui per ricordare – ha esordito così il sindaco Francesco Casciano che ha dato il via alla cerimonia -. Il Generale è un’icona laica del nostra stato, un maestro di legalità. Dobbiamo ricordarci quello che ha fatto. Ha messo davanti il senso di società e comunità. Ha scelto di combattere, per questo siamo ancora qui a raccontare 35 anni dopo. Tocca a noi ora fare la nostra parte”. Il primo cittadino ha poi voluto ricordare il lavoro e la collaborazione tra le forze dell’ordine per ottimizzare i servizi sul territorio. La parola è poi passata all’oratore ufficiale della cerimonia. “Ricordiamo 35 anni di sacrificio di un grande uomo, diventato simbolo della moralità pubblica. – ha dichiarato Sergio Chiamparino -. Il Generale ha avuto una vita esemplare a servizio dello stato, arrivando al vertice dell’arma. Cercò di portare avanti la battaglia contro la mafia e fu uno degli artefici nella lotta contro il terrorismo rosso. Per questo è importante ricordare i suoi insegnamenti. Aver vissuto così vale la pena, perché ha vissuto per lo stato. Onore al Generale”. La cerimonia si è poi conclusa con la deposizione di una corona di alloro sul monumento dedicato al Generale Dalla Chiesa.