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sabato, 12 Ottobre 2024

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea: mostra “I numeri malefici” realizzata da Fabio Mauri

RIVOLI – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea: mostra “I numeri malefici” realizzata da Fabio Mauri.

FABIO MAURI AL CASTELLO DI RIVOLI

In occasione della donazione al Castello di Rivoli Museo dā€™Arte Contemporanea della grande installazione “I numeri malefici”, 1978, realizzata da Fabio Mauri (Roma, 1926 ā€“ 2009) per la XXXVIII Biennale di Venezia, il Museo presenta la mostra Fabio Mauri. Esperimenti nella verifica del Male. Artista e intellettuale, Fabio Mauri nasce a Roma nel 1926 e inizia a pubblicare i suoi primi disegni e articoli quando aveva solo sedici anni sulla rivista ā€œIl Setaccioā€ che aveva fondato insieme a Pier Paolo Pasolini a Bologna nel 1942. Ben presto il secondo conflitto mondiale investe violentemente la vita di Mauri: un trauma che lo porta successivamente a creare forme dā€™arte che attraversano la performance, lā€™installazione, il disegno, la scrittura, il tutto riferendosi alla pittura come simbolo dellā€™arte in generale. La mostra, allestita al terzo piano del Museo, ĆØ dedicata ad Achille Mauri (Rimini, 1934 ā€“ Rosario, 2023) giĆ  Presidente dello Studio Fabio Mauri Associazione per lā€™Arte Lā€™Esperimento del Mondo, che lā€™ha fortemente voluta.

IN MOSTRA

La pratica artistica ĆØ per Mauri fin dallā€™inizio un campo di sperimentazione entro cui verificare diversi pensieri e teorie: nei suoi collage a fumetti, negli schermi, nelle proiezioni e performance, usando grafite, pigmenti, carte, oggetti, pellicole, corpi e suoni, lā€™artista ha costantemente cercato di comprendere la natura cifrata del mondo restituendola in precipitati di senso in forma di opere dā€™arte. Attraverso oltre cento opere su carta e una collezione inedita di diari e libri provenienti dallā€™archivio dellā€™artista, questa mostra vuole mettere in luce alcuni tratti salienti del suo grande ā€œEsperimento del mondoā€.Ā Cresciuto in unā€™Italia segnata dalla Seconda guerra mondiale, Mauri, che ha vissuto in ambienti intellettuali in dialogo con autori tra cui Umberto Eco, Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini, ha unā€™intuizione: lo schermo ĆØ diventato la principale ā€œforma simbolicaā€ del mondo, il segno della nuova civiltĆ  mediatica. Nel 1957-58 con la serie degliĀ SchermiĀ inizia quindi ad analizzare il modo in cui cinema e televisione diventano parte della vita quotidiana, modificando lā€™esperienza della memoria e lā€™idea di finzione. Attraverso lā€™investigazione delloĀ Schermo, Mauri esplora il tema del Male che sembra contraddire ogni logica di un cosmo ordinato dellā€™universo.

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