CASELETTE – L’associazione almesina Arca organizza e gestisce le visite guidate alla villa romana di Caselette oltre a quella del Grange di Rivera. Un’iniziativa, quest’ultima, nata tramite la collaborazione tra associazione, amministrazione comunale, la Soprintendenza ai beni archeologici del Piemonte e la Fondazione Magnetto. Le visite inizieranno il 9 aprile, dalle 15 alle 18 a Caselette. La villa rustica ai piedi del MusinĆØ ĆØ visitabile per sette domeniche, l’ultima il 15 ottobre, durante le quali ĆØ aperta anche la villa di Almese. Il 24 settembre ĆØ prevista la Giornata dell’archeologia valsusina, che ha come tema la figura della donna nella romanitĆ .
LE VISITE
Le visite alla villa di Caselette sono organizzate dall’associazione ArcA, che ha portato a termine il piano di valorizzazione āValle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpinaā, risultato di una convenzione per il coordinamento degli interventi finalizzati alla valorizzazione e tutela dellāarea archeologica delle ville romane. La villa romana di Caselette, risalente al I secolo, ĆØ stata aperta al pubblico solo occasionalmente. Ora, col contributo della Fondazione Magnetto, ĆØ stato allestito un percorso di visita che permette di comprenderne la storia e la funzione. Per informazioni o prenotazioni Caselette: ufficio segreteria del Comune, tel. 0119688416 – arca.almese@gmail.com. Calendario delle visite alla villa romana di Caselette: Domenica 09/04/2017 h. 15 – 18 Domenica 14/05/2017 h. 15 – 18 Domenica 11/06/2017 h. 15:30 – 18:30 Domenica 09/07/2017 h. 16:30 – 19:30 Domenica 10/09/2017 h. 15:30 – 18:30 Domenica 24/09/2017 h. 10 – 12:30 e h. 14:30 – 18 Domenica 15/10/2017 h. 15.00 – 18.00.
LA VILLA ROMANA IN VALSUSA, DUE ESEMPI
Villa RomaĀ in Valsusa. Alle pendici del monte MusinĆØ verso la pianura torinese e la Valsusa, sono conservati due dei piĆ¹ importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana del Piemonte. Gli scavi archeologici, condotti a partire dal 1972 prima dallāuniversitĆ di Torino, poi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, hanno messo in luce due edifici. Diversi, legati al medesimo fenomeno di occupazione dei limiti occidentali del territorio di Augusta Taurinorum. Nei pressi della strada che conduceva ai principali valichi verso la Gallia e del confine tra Italia e provincia delle Alpi Cozie, con la sua capitale Susa.
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