Caselette: la rigenerazione del Monte Musinè costerà 60 mila euro

CASELETTE – Progetto di rigenerazione del Musinè a Caselette. A che punto siamo? È stato questo il titolo della serata informativa organizzata dal Comune di Caselette per fare il punto della situazione sulla rigenerazione del monte Musinè dopo gli incendi del marzo scorso. Dopo l’introduzione del Sindaco Pacifico Banchieri e del Consigliere Giorgio Martini, la parola ai tecnici: Gabriele Bovo e Guido Bogo della Città Metropolitana e i Dottori Forestali Francesco Ciasca e Simone Martin.

IL MONTE MUSINE’

La Città Metropolitana si è subito attivata dopo gli incendi del marzo scorso – ha spiegato Gabriele Bovo, Dirigente Sistemi Naturali della Città Metropolitana di Torino – perchè è il soggetto gestore del sito di importanza comunitaria e zona speciale di conservazione dei laghi di Caselette e Monte Musinè. Siti di particolare importanza perchè al loro interno ci sono specie, habitat di flora e fauna molto particolari. Si interverrà in alcuni casi con l’eliminazione della vegetazione bruciata, in altri con dei reimpianti di specie vegetali autoctone”. Lavoro non semplice che si snoderà in diverse direzioni.

musinè

LA PIANTUMAZIONE

Una serata organizzata per dare un primo ritorno ai cittadini – racconta Giorgio Martini, Delegato alla Montagna del Comune di Caselette – che si sono impegnati da subito con una raccolta fondi che ha portato a raccogliere 20 mila euro in pochi mesi, che però non coprono nemmeno un terzo della spesa prevista, ma questo non ci fermerà assolutamente”. Giorgio Martini che poi ha sottolineato quali sono i prossimi passi: “La progettualità è complessa, passa da un rimboschimento ma anche da una protezione futura del Musinè, tanto che questo progetto l’avevamo chiamato rigenerazione e non solo riforestazione della nostra montagna. Il primo lotto riguarderà la zona di Sant’Abaco con taglio e ripiantumazione di alberi entro la fine del 2022. Un progetto che si chiama “Il Musinè ha bisogno di te”, ma forse siamo noi ad aver più bisogno di lui, del suo verde e del suo ossigeno”.

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