CAPRIE – A Caprie non sarĆ la solita fiera di “La mela e dintorni” ma una domenica a casa dei produttori locali. Un mercato “porta a porta” per avvicinare i consumatori ai produttori e creare economia. Un’occasione dettata dall’emergenza Coronavirus che ĆØ stata organizzata da Caprie per non perdere il contatto tra le Aziende Agricole e il territorio. Domenica 8 novembre dalle 9 alle 18 ecco dunque “Porte aperte alla mela”. Spiegano gli organizzatori. “Quest’anno, impossibilitati ad organizzare la consueta mostra mercato, abbiamo optato per un’altra iniziativa allo scopo di valorizzare la mela della Valsusa e della Val Sangone. Le bancarelle in piazza lasciano il posto ad un percorso itinerante alla scoperta delle aziende produttrici“. Nella giornata di domenica 8 novembre avrete la possibilitĆ di conoscerli e di acquistare i loro prodotti, il tutto nel rispetto delle norme di tutela della salute.
LE AZIENDE AGRICOLE
- Agripey di Peyrolo Renzo a Gravere,
- Brayda Bruno Sandro a Gravere,
- Pent Silvio a Caprie
- Durando Gianni a Novaretto
- Michelotti Davide ad Almese
- Morando Christian ad Almese
- Bergeretti Giorgio a Giaveno
LA MELA DELLA VALSUSA
La mela non ĆØĀ solo buona, come aĀ Caprie, ma fa bene alla salute. Quelle dellaĀ Valsusa, poi, sono un portento. Contengono molte piĆ¹ vitamine, antiossidanti e sostanze anti-tumorali delle altre. Ma attenzione. Per ottenere il massimo beneficio, vanno mangiate con la buccia e magari fatte stagionare un poā. La medaglia dāoro tra tutte le mele va alla renetta. Meno bella, forse, da vedersi rispetto alleĀ cugine golden. Ma molto piĆ¹ gustosa, come tramanda la tradizione e come ha recentemente dimostrato anche la scienza. I benefici sono massimi se si mangiano mele di montagna, contengono ben il 30 per cento in piĆ¹ di antiossidanti e il triplo di vitamina C. E se le mele sono un poā stagionate, ancor meglio.
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