TORINO – Caos Codice Identificativo di Gara: togliete l’obbligo Cig sotto i 5mila euro di servizio e acquisto.
CAOS CODICE IDENTIFICATIVO DI GARA
“Gli smart cig, semplici e chiari, devono essere reintrodotti subito. E, come previsto dalla Finanziaria 2007,Ā si tolga l’obbligo di Cig per acquisti sotto i 5mila euro. Anac e MIT, ai quali ho scritto nelle scorse ore, dianoĀ fiducia ai Comuni e a tutti gli Enti, alla PA del Paese. Togliamo burocrazia, non aggiungiamone. Creaiamo piattaforme semplici, interfacce chiare, prevediamo tempi rapidissimi a carico dei Collaboratori dei Comuni per compilare form on line che diano codici associati a trasparenza. Quanto sta succedendo in queste ore ha dell’incredibile. Blocca gli Enti locali“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
PER I COMUNI
“Per comprareĀ la piattaforma Traspare, quella meno costosa, ogni Comune deve spendere 1.800 euro! Ogni azienda, poi, grande o piccola che sia, deve pagare per poter iscriversi. Ć assurdo. Eliminata la vecchia semplice piattaforma – prosegue Bussone – usare il MEPA con credenziali nuove e interfacce non chiare, sta bloccando i Comuni. Non solo piccoli. Non si dica che se i piccoli hanno il problema ĆØ colpa loro, dell’essere piccoli appunto. Non sono sprovveduti. Sta circolando questa idea. I Sindaci non sono persi nell’etere. Sono sul pezzo e si impegnano loro stessi sull’innovazione delle piattaforme. Con intelligenza reale. Le piattaforme semplici servono a tutti. Piccoli e grandi. Ma non si leghi l’ingresso su MEPA allo Spit del legale rappresentante, ovvero il Sindaco, perchĆ© non puĆ² entrare lui direttamente, e nei piccoli Comuni non ĆØ di certo tutti i giorni in Municipio. Trasparenza ĆØ semplicitĆ . Ma sotto certe soglie, come i 5mila euro, si faccia a meno dei codici. Oggi, con il nuovo sistema, per avere un codicillo si impiega piĆ¹ di mezz’ora, quando la piattaforma funziona. Prima servivano pochi minuti. Non vogliamo si torni indietro oppure andare contro i dettami UE in funzione dell’attuazione e del successo del PNRR. Il Piano deve riuscire! Anche nelle riforme. Vere. Chiediamo perĆ² semplicitĆ . Di semplificazione e riduzione della burocrazia diciamo sempre di tutto, troppo. Lo evito oggi. E parlo come Uncem del bisogno di semplicitĆ . Piattaforme semplici, fiducia, e chiarimenti. Diamoli subito ai Comuni, come Uncem ha chiesto ad ANAC e ai Ministeri“.
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