CACCIA E PESTE SUINA: PROLUNGATO DI UN MESE IL CALENDARIO DI CACCIA AL CINGHIALE
TORINO – Con due delibere approvate stamane nellāultima Giunta prima della pausa estiva su proposta dellāAssessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi Paolo Bongioanni, la Regione Piemonte ha approvato due importanti misure per la gestione della caccia al cinghiale e un ancora piĆ¹ pressante contenimento della specie responsabile della Psa, la Peste suina africana. Spiega Bongioanni: Ā«La prima delibera, fortemente voluta dalle associazioni agricole, riguarda il contenimento del cinghiale nel contrasto sanitario alla Psa e autorizza i proprietari e conduttori di un fondo rurale di effettuare abbattimenti di cinghiali anche in un raggio di 500 metri oltre i confini del proprio appezzamento, anche avvalendosi dei soggetti autorizzati e appositamente incaricati dalle amministrazioni competenti. La seconda delibera prolunga di un mese il calendario venatorio in Piemonte, permettendo ai cacciatori la battuta al cinghiale ininterrottamente per quattro mesi dal 15 settembre al 15 gennaio anzichĆ© ā comāĆØ stato finora ā in un periodo di tre mesi scelto fra il 15 settembre e il 15 dicembre o dal 2 novembre al 30 gennaio. Si incrementa quindi in modo considerevole la possibilitĆ di procedere alla caccia al cinghiale, riducendone il numero e di conseguenza la pressione sulle colture agricole, senza naturalmente dimenticare che lāattivitĆ venatoria nelle aree indenni dalla Psa comporta anche una riduzione dei possibili contatti fra il selvatico sano e quello affetto dal virusĀ».
LA LEGGE
La norma recepisce la modifica introdotta a livello nazionale dalla nuova legge sullāagricoltura, la 101 del 14 luglio 2024 (la cosiddetta āLegge Lollobrigidaā). Altra importante novitĆ introdotta dalla legge 101 e recepita in questa delibera ĆØ che, nelle azioni di prelievo selettivo del cinghiale, gli operatori potranno ora avvalersi di dispositivi di puntamento, anche digitale, per la visione notturna. Commenta Bongioanni: Ā«Questi due provvedimenti vanno a rafforzare e rendere ancora piĆ¹ efficace e armonico il contributo dei diversi soggetti coinvolti a 360Ā° nellāopera di contenimento della specie cinghiale e nella lotta alla diffusione della Psa: cacciatori, Polizia provinciale, guardiaparco, agricoltori, Gruppi Operativi Territoriali. Una lotta nella quale contiamo a breve di poter aggiungere anche il contributo dei militari e le altre misure su cui ci siamo confrontati nei giorni scorsi con il dottor Giovanni Filippini, prima fra tutti la nascita di un coordinamento delle Regioni coinvolte dalla pandemiaĀ». Una terza delibera, sempre approvata dalla Giunta il 9 agosto su proposta dellāAssessore Bongioanni, permette infine per la stagione venatoria 2024-25 nuove immissioni, in deroga alla legge regionale 5 del 2018, di capi di 4 specie cacciabili: fagiano, pernice rossa, lepre e starna. Ć una richiesta venuta dagli Ambiti Territoriali Caccia e dai Comprensori Alpini per sostenere il ripopolamento naturale e lāautoriproduzione della fauna in territorio libero attraverso lāimmissione di capi provenienti da allevamenti autorizzati.
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