Bussoleno, si continua a controllare l’evoluzione dei contagi nel comune

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BUSSOLENO – Bussoleno, si continua a controllare l’evoluzione dei contagi nel comune. Il sindaco di Bussoleno Bruna Consolini ha comunicato la situazione nel comune relativa all’emergenza sanitaria in corso. “Continuiamo a controllare l’evoluzione dei contagi nel nostro comune. Il numero delle persone monitorate dal test al tampone molecolare è salito a 1000. Quindi, molti concittadini si stanno confrontando in modo diretto con l’epidemia. Per la vicinanza a persone positive o per qualche sintomo più o meno aggressivo. Sicuramente, alcuni hanno fatto il test rapido (che ultimamente è facilmente accessibile in centri ASL e anche in centri privati). E, indipendentemente dal risultato, rimangono al di fuori del tracciamento del sistema sanitario nazionale. Il numero delle persone positive rimane alto: 44. Da circa una ventina di giorni siamo sempre al di sopra di 40. Oscillando tra 43 e 49, senza lasciar intravedere una tendenza alla riduzione”.

NEL DETTAGLIO

“Se andiamo un po’ nel dettaglio, possiamo affermare:

  • nell’ultima settimana dal 28/11 al 4/12 sono risultati positivi al tampone molecolare 18 concittadini. Per la maggior parte si tratta di un primo tampone diagnostico. Per altri di un tampone di conferma della presenza e della permanenza della positività;
  • attualmente 40 bussolenesi sono in quarantena. Di questi 8 sono positivi e si stanno curando a casa. Mentre gli altri sono posti in isolamento fiduciario in modo precauzionale in quanto contatti con persone positive in attesa di valutare un’eventuale presenza del contagio;
  • 3 persone sono ricoverate in ospedale;
  • 8 persone sono decedute con il covid-19, in presenza di altre patologie pregresse.

A BUSSOLENO

Il sindaco di Bussoleno sui contagi prosegue. “Come informazione incoraggiante, concludiamo l’elenco dei numeri. Affermando che per 78 bussolenesi è stata diagnosticata la guarigione in questa seconda fase della pandemia nel periodo settembre-novembre. Parlando con quasi tutte le persone interessate in modo diretto dal contagio emergono le stesse problematiche note attraverso i media nazionali. Non possiamo immaginare che Bussoleno sia un campione statistico rappresentativo di tutta l’Italia. Ma nel nostro microcosmo ne ritroviamo tutte le specificità”.

IL COVID

“Non è vero che il covid-19 è un’invenzione grottesca di qualcuno. Tra noi molti ne sono stati vittima e hanno riscontrato sulla propria pelle che non si tratta di una banale influenza. Non è vero che il covid-19 colpisce solo gli anziani. Si va da un bimbo di 2 anni ad una serie di ragazzini. Ad un gruppo numeroso di adulti fino ad arrivare a qualche ultranovantenne. Non è vero che per la maggior parte si tratta di casi asintomatici. Alcune persone lo sono ma, anche tra coloro che hanno subito sintomi gestibili a casa con una consulenza telefonica del medico di famiglia, moltissimi hanno trascorso un periodo abbastanza lungo di spossatezza, febbre, tosse fastidiosa o altri sintomi persistenti. Per alcuni è stato necessario l’intervento a casa dei medici USCA (unità speciali di continuità assistenziale). In alcuni casi è intervenuto il servizio 118 per il ricovero in Pronto Soccorso con un’eventuale degenza”.

IL CONTAGIO

“È vero che colpisce in modo particolare il comparto sanitario: anche nel nostro comune nella prima ondata sono stati contagiati due medici; ora nella seconda ondata molte infermiere e moltissimi operatori socio-sanitari. Per le famiglie, non sempre è stato facile organizzare l’isolamento a casa ed è sempre stato doloroso non poter rimanere vicino ai parenti in ospedale o ai congiunti ospiti di RSA. Siamo in un momento cruciale della seconda ondata di contagio. Proprio ora il Ministro Speranza rimanda il Piemonte in zona rossa, mentre il Presidente della Regione Cirio all’inaugurazione del Green Pea annuncia per il 13 dicembre zona gialla. Per uscirne occorre un buon mix di strategie politiche efficaci e di comportamenti individuali adeguati”.

IL FUTURO

Infine a Bussoleno sulla situazione contagi il sindaco conclude. “A livello personale e anche a livello di amministrazione comunale non si hanno le competenze professionali e il potere di decidere le azioni di sistema. Possiamo però dare ugualmente un contributo importante nel cercare di limitare il contagio. Nel proteggere le persone più a rischio. Poi nell’adottare misure sanitarie utili a evitare aggravamenti per ridurre l’affollamento degli ospedali. Nell’aiutare chi è in difficoltà. La storia un po’ ci insegna: all’inizio del secolo scorso la spagnola ha generato tre ondate pesanti di virulenza. La seconda ha raggiunto la popolazione con un’intensità 5 volte superiore alla prima. Infine la terza con un’intensità doppia della prima. Gli sforzi e i sacrifici di questi giorni possono cautelarci da criticità future”.

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