BUSSOLENO – Domenica 7 luglio la fattoria didattica Fantaparco, in collaborazione con Wild Word, organizza una giornata da falconiere nell’oasi xerotermica di Foresto, sopra Bussoleno. I partecipanti conosceranno il parco e il mondo dei rapaci; ci saranno rapaci diurni come l’aquila, il nibbio, l’avvoltoio e le poiane e i rapaci notturni: gufi e assioli. Il programma prevede dopo una prima parte di didattica e volo lo spostamento su un’altura dalla quale verranno messi in volo l’aquila e l’avvoltoio che sorvoleranno la vallata.
IL PROGRAMMA
Il ritrovo a Foresto in piazza della Chiesa è alle 10; alle 10,15 esposizione dei rapaci, didattica e fotografie con rapaci al pugno; alle 11 volo di alcune specie di rapaci con richiami fatti direttamente dal pubblico; alle 12,30 pranzo al sacco. A seguire, alle 14, messa in volo dei rapaci di alto volo infine, alle 15, scoperta delle incisioni rupestri dell’epoca celtica e discesa nell’orrido di Foresto con visita alla cascata.
LE OASI XEROTERMICHE
Le “Oasi xerotermiche” includono gli Orridi di Chianocco e di Foresto, aree protette regionali (Riserva naturale speciale dell’Orrido e Stazione di Leccio di Chianocco, Riserva naturale speciale dell’Orrido di Foresto e Stazione di Juniperus oxycedrus di Crotte-San Giuliano) e occupano una superficie di 1410 ha sul versante sinistro del settore centrale della Valle di Susa.I comuni interessati dalle ZSC sono Bussoleno, Chianocco, Mompantero, Susa, Venaus.
La geomorfologia dell’area è caratterizzata da pareti calcaree incise da strette forre, dette appunto “orridi”, generate dall’erosione operata da modesti affluenti della Dora Riparia sui potenti strati calcarei. Un altro elemento geomorfologico di rilievo è costituito dagli estesi depositi morenici depositati dai ghiacciai al termine dell’ultima glaciazione. Questi depositi, facilmente erodibili, sono concentrati nella parte alta del bacino del Rio Prebec e hanno dato luogo a morfologie calanchive e, in aree localizzate (Margritt, Alpe Pianfé, Alpe Molé), a piramidi di terra.
La copertura forestale è data in prevalenza da boschi di roverella (Quercus pubescens) che stanno lentamente ricolonizzando i bassi versanti, occupati fino a 30-40 anni fa da pascoli e coltivi. Diffuse, in particolare all’interno degli orridi e alle quote superiori, sono anche le faggete.
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