BARDONECCHIA – Numerosi residenti e turisti hanno preso parte sabato 24 agosto al tradizionale “Falò sotto le stelle”. Acceso e bruciato in località Tur d’Amun, a poca distanza dall’omonima torre, sovrastante Bardonecchia. Ultimo evento del ricco calendario di eventi predisposti dalla Pro Loco in collaborazione con Estemporanea ed il patrocinio del Comune di Bardonecchia per celebrare Sant’Ippolito, il patrono della città.
FALO’ ALLA TUR D’AMUN
La calda serata, immortalata da molti con foto e autoscatti di gruppo ed individuali, iniziata con buona musica, ed il consumo di goffre. Ecco il tipico dolce zonale, e di bibite varie, in un caldo e coinvolgente clima festaiolo, si è conclusa con alcuni balli di gruppo che hanno coinvolto bambini, giovani e adulti. Tutti impegnati a ballare, fianco a fianco, sino ed oltre lo spegnimento del falò. Queste è stato tenuto sotto controllo dai Vigili del Fuoco e dai volontari del Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte – AIB Piemonte, provenienti anche da alcuni paesi vicini.
LA TUR, LA STORIA
La Tur d’Amun si trova sulle estreme pendici della dorsale che scende dal vallone della Rho nel punto dove si congiunge con il vallone del Frejus. La data di fondazione non è nota ma si presume risalga al XIII-XIV secolo. Il nucleo più antico è la torre quadrata centrale. Queste è dotata di pareti spesse alla base oltre due metri.
Quasi subito essa fu inclusa all’interno di una cortina quadrangolare. Il complesso era rappresentativo della signoria locale dei De Bardonisca. Più avanti si unirono i Delfini di Francia che acquistarono il castello del Bramafam e parte del feudo di Bardonecchia. I De Bardonisca erano una famiglia di tradizioni militari molto radicata nella propria terra di origine. In una successiva fase edilizia il muro di cinta venne in parte sostituito. E’ modificata la costruzione di un grande ambiente rettangolare comunicante con una torre angolare cilindrica con piccola corte. Due descrizioni del 1339 ci parlano di un castello organizzato intorno a tre torrioni, con sale, camere, cantine, cucine, stalle e altri edifici di servizio.
L’ammodernamento del castello cessò tra il XV e il XVI secolo, quando i signori si trasferirono nelle caseforti all’interno del borgo. Il complesso non fu quindi sottoposto a rilevanti modifiche almeno fino al 1562, quando il castello fu occupato dagli Ugonotti. Successivamente riconquistato dalle truppe cattoliche del generale La Cazette che nel contrattacco diedero fuoco all’edificio e danneggiarono pesantemente le strutture fortificate. Un primo intervento di recupero dell’edificio, acquistato dal Comune nel 1998, avvenne con lo scavo fra aprile 1999 e dicembre 2001. Il secondo intervento di recupero, iniziato nel giugno del 2003, riportò alla luce parti interessanti dell’antico complesso. Il 9 luglio 2005 si è svolta l’inaugurazione del parco archeologico e castello della Tur d’Amun.