Bardonecchia: la storia dell’inno nazionale italiano secondo D’Ottavio

tricolore

BARDONECCHIA – Bardonecchia: la storia dell’inno nazionale italiano secondo D’Ottavio. In Italia, la bandiera e l’inno nazionale, hanno avuto diversi percorsi per diventare ufficialmente i simboli distintivi. Ed identificativi dello nostro Stato: mentre la bandiera della Repubblica, il tricolore italiano, verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni, ha ottenuto la sua ufficialità con un Decreto del Presidente della Repubblica del 1946 e l’entrata in vigore, il 1° gennaio 1948 della Costituzione Italina, l’inno nazionale scritto nel 1847, in pieno Risorgimento, dal poeta e patriota ventenne genovese Goffredo Mameli e musicato poco dopo da Michele Novaro, ha ottenuto l’ufficialità istituzionale solo dopo un lungo e non facile percorso parlamentare durato 170 anni, con l’approvazione della legge n.181 del 4 dicembre 2017. Ecco la storia dell’inno a Bardonecchia.

L’UMBERTO

Umberto D’Ottavio, eletto deputato nell’elezioni del 2013, promotore del riconoscimento dell’Inno di Mameli- Il Canto degli Italiani, come inno ufficiale della Repubblica. E’ il protagonista della conferenza che sabato 1° agosto alle ore 17.30. Illustrerà al Palazzo delle Feste di piazza Valle Stretta, con un linguaggio volutamente semplice e divulgativo, la strana e complessa storia dell’inno nazionale. Le tappe istituzionali, storiche e politiche di questo percorso, disseminato di alcune derive verdiane, concludendo il suo intervento con l’analisi comparativa con altri inni nazionali. L’ingresso al Palazzo delle Feste è gratuito, con prenotazione obbligatoria recandosi di persona all’Ufficio del Turismo previo controllo con scanner della temperatura corporea, solo con la mascherina indossata e nel pieno rispetto delle norme.

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