Avigliana, si parla di memoria e territorio con il professor Dansero

AVIGLIANA – Questa sera, mercoledì 11 aprile ore 20,45 Auditorium Bertotto, Egidio Dansero docente di Geografia politica ed economica all’Università di Torino terrà una lezione sul rapporto “memoria e territorio”.

L’argomento può essere affrontato da diversi punti di vista e a diverse scale di analisi (ad es. alla scala micro-locale, o a quella del rapporto tra identità e territorio nazionale), in relazione ai diversi significati e valenze attribuiti ai due termini e alla loro relazione. Il concetto di territorio, in particolare, va visto come insieme di relazioni che legano l’attore umano, individuale e collettivo, alla materialità dello spazio fisico, incessantemente trasformato dall’azione umana, sul piano materiale e simbolico. Non abitiamo l’ambiente, ma un territorio trasformato dall’azione umana che lo gestisce e variamente lo controlla. Questo territorio può essere visto allo stesso tempo come esito di trasformazioni precedenti, e quindi eredità e patrimonio che ci vengono affidati, ma anche progetto, esito di uno sguardo teso al futuro e che lasciamo alle generazioni a venire.

La rilettura del territorio e la sua “messa in paesaggio”, per usare letteralmente un’efficace espressione utilizzata in contesto francofono,comporta sempre una relazione molto selettiva con il passato e con la sua memoria, individuale e collettiva. Tuttavia il territorio appare sempre meno capace di conferire stabilità alle relazioni, alla costruzione di processi di identificazione che contribuiscono a dare il senso di una comunità, a fronte di processi di globalizzazione che richiedono di saper pensare lo spazio come un flusso di reti che si agganciano alla materialità fisica del territorio e alle sue rappresentazioni simboliche. Disastri ambientali, trasformazioni del territorio, ricercate e progettate o paventate e contrastate, delocalizzazioni e rilocalizzazioni di attività economiche, rimettono continuamente in discussione la relazione “memoria e territorio”, quanto si impara dal passato nel costruire un territorio, cosa rimane di questo passato e quale significato acquista nell’oggi.

Pensiamo a come sia cambiato nel tempo il significato del Forte di Fenestrelle, da fortezza militare e prigione politica a monumento simbolo, così come le tante aree dismesse (da quelle militari a quelle industriali), talvolta problema, talvolta potenziale risorsa.