Anche la Valsusa protagonista nel libro “Ci sono giorni da ricordare” di Daniele Gouthier: una delicata storia sull’importanza dell’amicizia e della memoria

Dopo il successo del suo primo libro “Sulle tracce di un sogno”, Daniele Gouthier torna in libreria con “Ci sono giorni da ricordare” Edizioni Bookabook. E’ un romanzo di formazione intenso e commovente che accompagnerà il lettore sulle ‘strade’ della memoria. In un viaggio nel tempo e nello spazio sempre più coinvolgente pagina dopo pagina. Ambientato tra Torino, la Valsusa e il campo di concentramento di Mauthausen, “Ci sono giorni da ricordare” parla innanzitutto di amicizia. Quella tra Emma, diciannovenne problematica e impreparata alle vicende della vita adulta, e Luca, un ultranovantenne che si è fatto portavoce della terribile esperienza come deportato in un campo di concentramento. Due generazioni a confronto. Due personaggi all’apparenza molto diversi tra loro che, tuttavia, trovano il modo per capirsi e aiutarsi a vicenda in un crescendo emozionante e drammatico.

LA STORIA

La storia del loro rapporto d’amicizia, nato nella scuola di Emma e tenuto vivo negli anni, è inframmezzata dalle vicende di Barba e Giovane, due ragazzi omosessuali che, nel periodo più cupo della nostra storia, hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato e sono stati deportati a Mauthausen. “Ci sono giorni da ricordare” è un vero e proprio inno all’adolescenza, all’accettarsi per quello che si è e a trovare la propria strada. È anche una storia che parla di Memoria e del buio periodo storico legato alla deportazione, ponendo l’accento sull’aspetto umano delle vittime ma anche dei carnefici”.

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