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venerdì, 11 Ottobre 2024

Amministratori e studenti a Chiusa San Michele leggono i nomi delle vittime delle mafie

CHIUSA S.MICHELE – Il paese sotto la Sacra è stato la “piazza” principale della bassa Valsusa, così come ma simultaneamente in migliaia di luoghi d’Italia, della Giornata della Memoria e dell’Impegno che è stata vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime da parte degli amministratori e dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Condove.

A fare la regia del pomeriggio Libera Valsusa  che in questo modo ha voluto generare consapevolezza e colmare un ritardo storico, figlio della sottovalutazione riguardo le mafie. Questa manifestazione serve non a colpevolizzare un Paese, magari tacciandolo tout court per mafioso, ma a spiegare quel che ci raccontano le indagini, le inchieste, le morti per strada e nelle campagne, i fatti. Serve a dire che le mafie sono violente ma ha profondamente con le mani nella finanza; e che i soldi di quegli affari, vengono tolti a tutti.

Il messaggio ai ragazzi delle scuole

I messaggi che gli amministratori della valle, primo fra tutti il padrone di casa Fabrizio Borgesa sono stati molteplici. La Giornata dell’Impegno e della Memoria potrebbe essere utile a convogliare le forze di quanti siano disponibili a questo lavoro di sartoria comunitaria. Vige la convinzione di non poter cambiare le cose. C’è una speranza andata in cancrena e diventata tumorale. Non è tanto sfiducia nelle istituzioni, quanto piuttosto il patimento di chi sa di vivere in un luogo dove nemmeno il sacrificio della vita può cambiare lo stato delle cose.

Anche la dirigente scolastica Anna Giaccone ha ricordato come: “Malgrado i miglioramenti. Malgrado si cominci a schiarire il cielo della conoscenza anche attraverso gli strumenti scolastici, non basta. Non può bastare. Ora che le mafie sono note, serve lo scatto successivo: quello dell’analisi. Lo studio e la ricerca possono aiutare a fare lo scatto ultimo in termini di conoscenza, restituendoci nel futuro prossimo una nuova leva di cittadini che può essere classe dirigente“. Con lei l’ex preside Cristina Cerruti che ha voluto essere presente con gli studenti lasciati prima della pensione.

Decine di bambini e ragazzi delle scuole, insieme agli amministratori e alle associazioni, hanno così partecipato oggi pomeriggio a Chiusa San Michele lasciando un segno con la lettura delle vittime, tante, troppe.

 

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