Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 69)
11.7 C
Susa
mercoledƬ, 30 Aprile 2025

L’Alveare di Bardonecchia ospita i campi E!STATE LIBERI

BARDONECCHIA – Dal 3 al 9 luglio si svolge nel bene confiscato di Bardonecchia, affidato all’Associazione Liberamente Insieme, uno dei tre campi estivi E!STATE LIBERI piemontesi organizzati da Libera Piemonte.

L’Alveare di Via Medail ospita 24 ragazzi provenienti da tutta Italia per educarli alla legalitĆ  e alla cittadinanza attraverso lavori di manutenzione, attivitĆ  manuali, giochi, interventi e uscite sul territorio.

I ragazzi hanno dai 14 ai 18 anni e sono accompagnati da 3 animatori, che come primo obiettivo hanno quello di far passare ai giovani una settimana all’insegna del divertimento e dell’informazione.

24 ragazzi sono a Bardonecchia per la formazione alla LegalitĆ 
24 ragazzi sono a Bardonecchia per la formazione alla LegalitĆ 

La struttura delle giornate

Al mattino i ragazzi praticano lavori manuali all’interno dell’Alveare, e contribuiscono alla manutenzione delle aree comunali: dipingono muri e staccionate, costruiscono arredamenti con materiali di recupero, danno impregnante agli infissi, raccolgono frutta e prodotti dall’orto.

Il pomeriggio invece ĆØ dedicato alla formazione, tenuta o dagli animatori o da ospiti come testimoni di giustizia, volontari di Libera e Acmos, giornalisti, Ā che con la loro esperienza educano i ragazzi all’antimafia. Ascolteranno testimonianze sulla storia del bene confiscato alla ‘ndrangheta e impareranno il significato di agire legalmente e di vivere in una collettivitĆ .

La sera le attivitĆ  si concentrano sullo svago e sul divertimento.

I ragazzi sono divisi in corvƩe, gruppi di lavoro che a turno si occupano della gestione della casa, suddividendosi le mansioni da svolgere e instaurando un rapporto collaborativo. La cucina, la pulizia degli spazi comuni e la spesa sono interamente gestiti dai ragazzi in maniera autonoma.

Suddivisione delle corvƩe
Suddivisione delle corvƩe

Storia del bene confiscato

Francesco Salvatore Mazzaferro venne indicato come capo della cosca Mazzaferro riconducibile alla ā€˜ndrangheta. Il Tribunale dipinge Mazzaferro come ā€œun soggetto che fin dall’etĆ  giovanile imboccò la strada del crimine indirizzandosi verso i settori criminali più tipicamente mafiosi (estorsioni, traffici di stupefacenti etc.)ā€.

In data 4 luglio 1994 il Tribunale di Reggio Calabria dispose il sequestro su numerosi beni rientranti nella disponibilitĆ  della famiglia Mazzaferro. Tra questi figurano anche beni di proprietĆ  della moglie di Francesco Salvatore Mazzaferro e di fatto rientranti nella disponibilitĆ  del proposto. La confisca diviene definitiva in data 07 febbraio 2001.

Il bene di Bardonecchia ĆØ destinato ad ospitare un albergo sociale gestito in collaborazione dal comune e dall’Agesci. All’ingresso del bene verrĆ  allestito anche un settore informativo sui beni confiscati in Piemonte, per diffondere ancora di più l’informazione sulla lotta alla criminalitĆ  organizzata. Per questo progetto, nel maggio 2011, ĆØ nata l’associazione Liberamente Insieme, che ha iniziato i lavori di ristrutturazione all’inizio del 2013. L’Alveare ĆØ stato inaugurato il 22 ottobre 2016.

Ultimi articoli

Ultimi articoli