Alpignano ricorda in piazza la Giornata della Legalità con l’Associazione Calabresi Alpignano Caselette

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ALPIGNANO – Un segno tangibile dell’interesse dell’amministrazione di Alpignano verso al legalità è arrivato con lo scoprimento di una targa in piazza. Nella Giornata della Legalità l’Amministrazione Comunale di Alpignano e l’Associazione Calabresi Alpignano Caselette hanno così riaffermato con determinazione il valore della giustizia e della legalità. E’ stato ricordato un giovane, Luca Orioli, ucciso 33 anni fa a Policoro insieme alla sua fidanzata.

Sua madre, Olimpia Orioli, cittadina onoraria di Alpignano con forza e tenacia, aspetta ancora da allora verità e giustizia. La “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” è una ricorrenza annuale di sensibilizzazione e mobilitazione in ricordo delle vittime delle mafie in Italia e nel mondo. E’ organizzata a partire dal 1996 dalla rete di associazioni antimafia Libera.

LA STORIA

Depistaggi e indagini approssimative contribuirono ad allontanare la verità da un caso giudiziario controverso e, per certi aspetti, ancora oggi avvolto nel più fitto mistero. Olimpia Fuina Orioli, non ha mai creduto alla morte accidentale del figlio e della sua ragazza. Diverse persone erano a conoscenza di ciò che accadde in quel bagno degli orrori. Uccisi o folgorati i fidanzatini di Policoro? Dopo ben 32 anni dell’inchiesta che fece scalpore non solo in Italia rimane ben poco. Archiviazioni e riaperture del caso che non hanno portato a nulla se non a riaprite ferite mai rimarginate nei congiunti dei due poveri ragazzi. Era il 23 marzo 1988 quando Luca Orioli, 20 anni, e Marirosa Andreotta, 22, furono ritrovati cadaveri nel bagno di casa della ragazza.

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