SALBERTRAND – La guida Alberto Re ha raggiunto la vetta degli ottant’anni. Classe 1937, il giorno del suo compleanno continua imperterrito a esercitare il mestiere di Guida alpina. Dopo aver girato il mondo ed essere stato presidente nazionale delle guide, e si ĆØ fatto un giro in montagna. GiĆ accademico del Club Alpino Italiano, lasciĆ² Torino nel 1971 dove era impiegato alla Fiat per trasferirsi in Valsusa. A metĆ anni Settanta Alberto Re, eccellente guida estiva, decide di rendere la sua attivitĆ annuale. Impara a sciare organizzando corsi e lezioni di scialpinismo con cui guadagnarsi da vivere anche nella stagione fredda. Da una fortunata spedizione scialpinistica, sempre con clienti, in Marocco nel 1978, Alberto ha allargato i propri orizzonti professionali verso le montagne del mondo.
LE IMPRESE
La guida alpina Alberto Re ha camminato sull’Himalaya indiano, in America Latina e sul Kilimangiaro. Fino alla straordinaria impresa compiuta nel 1985, quando ĆØ diventato la prima Guida alpina al mondo a condurre i propri clienti su una vetta di 8000 metri, il Gasherbrum II. “Con il passare del tempo le montagne di casa mi andavano un pĆ² strette e decisi di ampliare le proposte per i miei clienti – scrive Albero Re – . In quel momento capii che ce lāavrei fatta a vivere del mio mestiere, ma ho comunque sempre cercato di tornare a Bardonecchia in estate. Anche per continuare il lavoro con giovani e ragazzi e con le amministrazioni pubbliche per cercare di sviluppare unāofferta turistica piĆ¹ ampia possibile. Oggi la Valsusa ĆØ un territorio ricco di proposte, dalle ferrate alle falesie, dalla mountain bike allo scialpinismo anche e soprattutto grazie al lavoro delle Guide.
C’E’ MOLTO DA FARE IN VALSUSA
Continua Alberto Re: “Ancora molto deve essere fatto, ma questo lascia numerose opportunitĆ per le nuove leve di professionisti della montagna che abbiano voglia di stabilirsi qui. Lo ripeto spesso ai giovani: il nostro non ĆØ un lavoro facile, bisogna sempre inventarsi qualcosa di nuovo, viaggiare e conoscere montagne nuove. PerĆ² ĆØ altrettanto fondamentale radicarsi in una valle, in un territorio”.
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