A Bussoleno al via i festeggiamenti per Sant’Antonio Abate

BUSSOLENO – Torna la Festa di Sant’Antonio Abate a Bussoleno. Si inizia lunedì 16 gennaio alle 20,45 con il S. Rosario presso la Cappella di Sant’Antonio, la benedizione del fuoco e il tradizionale falò nel piazzale vicino al Salone Polivalente. Martedì 17 gennaio alle 10 sarà celebrata la S. Messa Cantata in onore del Santo, con offerta del pane della carità, presso la Cappella in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza del mercato). Lunedì 23 gennaio alle 10 sarà nuovamente celebrata la S. Messa Cantata, con offerta del pane della carità, per tutti i benefattori e i mercanti che ogni lunedì svolgono la loro attività sulla piazza. I festeggiamenti proseguiranno domenica 29 gennaio con la giornata del ringraziamento e la festa dei coltivatori. Il ritrovo è fissato alle 10,30 in piazza Cavour.

IL PROGRAMMA

Domenica 29 gennaio a Bussoleno si festeggia la giornata del ringraziamento e la festa dei coltivatori. Alle 11 sarà celebrata la Santa Messa Cantata, con offerta dei frutti della terra e del pane della carità, presso la Chiesa Parrocchiale. Padrino e madrina dell’edizione 2017 saranno Massimo Rossero e Cristina Cibrario. Alle 11,45 il momento dedicato alla benedizione: animali e mezzi agricoli in piazza Cavour, autovetture ed autocarri in piazza Don Grisa e nel campetto parrocchiale. La giornata proseguirà in allegria con il pranzo presso l’agriturismo Giai a San Giuliano. Per prenotazioni, entro il 25 gennaio, contattare Cristina Cibrario (389 0365881), Massimo Rossero (339 6236804) o Enrico Amprimo (328 1757760).

SANT’ANTONIO ABATE

Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo romitaggio.

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