A Rubiana la montagna si racconta, con le opere di Tino Aime e Gino Balzola

Gino Balzola

RUBIANA – A Rubiana la montagna si racconta, con le opere di Tino Aime e Gino Balzola.

MOSTRA DI AIME E BALZOLA A RUBIANA

Continua la ricca stagione all’insegna dell’arte presso la Pinacoteca Comunale Francesco Tabusso di Rubiana. Sabato 27 maggio alle ore 16.30, presso gli spazi espositivi di piazza Roma 11, verrà inaugurata,  infatti, la doppia retrospettiva incentrata su Tino Aime e Gino Balzola, due artisti che hanno saputo rendere omaggio, nei loro quadri, alla montagna e ai suoi tesori, sia quelli generati dalla natura che le opere realizzate dalla mano dell’uomo nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Un’occasione unica per ammirare e confrontare due Maestri che hanno affrontato lo stesso tema, partendo da prospettive diverse.

IL FASCINO DELLE VETTE

La mostra, intitolata “Architetture naturali dell’invisibile”, è debitamente descritta e colta nella sua essenza dalle parole del critico d’arte Angelo Mistrangelo: “Da quel vivere assorto, permeato da un meditato e interiorizzato naturalismo, scandito dal fascino delle alte vette, affiora il discorso di Tino Aime e Gino Balzola. Percorsi che dall’opera “Case di Gravere” di Balzola, della collezione del Comune, al silenzio che avvolge gli interni di Aime, confluiscono in un’unica dimensione estremamente controllata nella resa dei soggetti, siano questi le “Strutture popolari valdostane” (quadro esposto alla Quadriennale di Torino, 1974) o i tetti innevati e raggelati sotto la rocca di Bastia.

LA MONTAGNA

E un affresco sopra una porta d’ingresso, una grande radice triangolare e la casa alpina degli anni Settanta appartengono all’esperienza di Balzola, pittore scalatore, che affida inoltre a una personalissima e puntuale indagine un dettato caratterizzato dagli orti urbani, da muri graffiti e giochi di bambini nelle periferie delle città devastate dal boom edilizio. Nel contempo, attraverso i notturni a Cels, in Valle di Susa, le tavole-finestre che diventano singolari rappresentazioni figurali e i fogli di grafica “4 Gioielli in Valle”, si definisce la stagione di Aime con la scultura in pietra “Frutti”, nella Piazza di Gravere al Mollare, e le giornate nello studio dinanzi al paesaggio montano, che ritroviamo nelle opere risolte con una misurata rilettura dell’ambiente”.

È per noi un vero piacere poter ospitare negli spazi della nostra Pinacoteca questa esposizione, ricordando in tal modo due artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nel quadro complessivo della pittura contemporanea piemontese, dal secondo dopoguerra a oggi – ha dichiarato il Consigliere comunale delegato alla Cultura Fabio Otta –. Ringrazio di cuore per la loro disponibilità i figli dei due Maestri – Paola Aime e Andrea Balzola – e, infine, il nostro curatore Marco Marzi per aver reso possibile questo importante appuntamento”. La mostra sarà aperta al pubblico nei weekend fino a domenica 18 giugno rispettando il seguente orario. Il mattino, dalle 10.00 alle 12.30; il pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30. Per avere maggiori informazioni in merito, si invita a contattare gli organizzatori telefonando al 342 979 36 73 oppure inviando una mail a info@pinacotecatabusso.it o a info@arsrubiana.net.

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