A Mompantero si è conclusa con successo di pubblico e di critica la Rassegna culturale “Quadri & Libri”

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MOMPANTERO – A Mompantero si è conclusa con successo di pubblico e di critica la Rassegna culturale “Quadri & Libri”.

A MOMPANTERO LA RASSEGNA LIBRI E QUADRI

A Mompantero si è conclusa con successo di pubblico e di critica la Rassegna culturale “Quadri & Libri”. Al vernissage del 25 marzo un binomio vincente la mostra di Franco Mercuri e la presentazione del libro “La regina del labirinto” di Marco Pent. Il Comune di Mompantero con la Biblioteca comunale ha organizzato per marzo nella sala consiliare del Municipio una variegata rassegna culturale. Questa ha abbracciato l’arte, la letteratura e la pittura. Dal 4 marzo  per quattro sabati consecutivi una full immersion per conoscere artisti e letterati del territorio. Al vernissage del 25 marzo un binomio vincente l’esposizione del pittore Franco Mercuri “ad Memoriam” (per gentile concessione del figlio Enzo e dei suoi amici) e la presentazione del romanzo “La regina del labirinto”, ultima fatica letteraria dello scrittore Marco Pent.  La mostra sarà visitabile la settimana seguente fino al 31 marzo negli orari di apertura del Comune.

MOSTRA POSTUMA DEL PITTORE FRANCO MERCURI

Un omaggio all’artista valsusino ed alla sua grande capacità di trasmettere entusiasmo per il mondo della pittura e per la vita. Ripercorriamo attraverso questa breve biografia il suo curriculum artistico. Il pittore Franco Mercuri, nato a Bardonecchia nel 1928 e scomparso nel 2011, è stato l’ultimo testimone e memoria affettuosa del gruppo “La Prata”. Fu tra i fondatori, dedicando un’assidua frequenza al lavoro dell’atelier ed altrettanto impegno nella partecipazione alle iniziative espositive collettive. Di solida formazione artigianale, appresa presso la scuola tecnica San Carlo di Torino, condivide a lungo con il socio Felice Audino il mestiere di restauratore di decorazioni di mobili gestendo con il collega ed amico un importante laboratorio cittadino. Oltre all’esperienza personale che gli garantisce una straordinaria abilità manuale e tecnica dai tempi della scuola “San Carlo” conserva una grande passione per il disegno ornamentale.

 

ALL’ACCADEMIA DI TORINO

Dal dopoguerra si viene convertendo in amore per la pittura, tanto che prende presto a frequentare la “Libera Accademia di Belle Arti”, dove segue gli insegnamenti di Mario Micheletti e di Pippo Bercetti. I frequenti fine settimana trascorsi nei rientri in famiglia a Susa sono un valido motivo per frequentare l’ambiente artistico locale. Si moltiplicano dal 1960 gli incontri, in particolare con il gruppo de “La Prata” in fase di formazione. Dal 1966 in poi, Franco Mercuri torna a risiedere in valle e da quel momento il suo ruolo all’interno del gruppo diventa di riferimento. Delle sue ricerche pittoriche in quegli anni e già in un momento di poco successivo, sia alla sua prima personale a Susa, che è del 1963, e sia alla stagione espositiva de “La Prata” – quella tra il 1963 e il 1964 – sono un’ottima testimonianza alcuni dipinti, come, ad esempio “Autunno”, “Case a Bastia” e “Vecchie Case”. Nella sua ben determinata abilità nella resa paesaggistica in cui i valori atmosferici si saldano con una sicura costruzione materiale e luministica (da Arte Artisti Piemonte).

PRESENTAZIONE DEL ROMANZO DI MARCO PENT “LA REGINA DEL LABIRINTO”

Marco Pent riesce ad amalgamare tante delicate e struggenti tematiche, dalla fede all’amore, passando per il distacco, la morte e per la sofferenza umana. Un unico libro che sembra contenerne decine di altri, e che si apre in maniera quasi scherzosa: con un’infatuazione infantile che non accenna a dissolversi nelle nebbie del tempo; per poi virare ferocemente verso il racconto di una vita strappata, di dolore, stenti e speranza sopita.  Al centro della narrazione che procede fluida ma a ritmo serrato c’è una delle figure più intriganti che siano mai uscite dalla penna dello scrittore santantoninese: la regina del labirinto, appunto.

…Si presentava come una ricca dama di corte del Settecento, una regina potremmo dire. Intorno a lei si narravano le più variegate storie di vita e di avventura, tanto singolari quanto poco verosimili. Di certo si sapeva che viveva in una roulotte ai margini del bosco. Si faceva chiamare Maria Antonietta…”. La storia densa di questa donna eccentrica e carismatica viene affidata ad una narrazione in terza persona che chiede piena fiducia al lettore, per guidarlo prendendolo per mano al fine di condurlo nei meandri degli avvenimenti che intersecano la vicenda principale.

I tanti personaggi, tridimensionali e tangibili, sono costruiti con sapiente equilibrio e poche precise pennellate. Un segreto svelato, amarezza e speranza collidono nelle ultime righe, che presentano uno scioglimento ideale per questo romanzo: senza dubbio l’opera più completa e complessa dell’autore (da Benedetta Gini).

IL COMMENTO ALLA RASSEGNA

Positivo il commento di Adriana Frijio della Biblioteca di Mompantero. “Auspichiamo che la rassegna “Quadri & Libri” possa davvero scandire i tempi futuri del palcoscenico pittorico e letterario valsusino ed essere foriera di altri interessanti appuntamenti“.

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